Pupo fa marcia indietro, non andrà più al Sanremo russo. Le critiche di Al Bano sulla partecipazione

AgenPress – Dopo le polemiche per la partecipazione del cantante toscano – molto amato al pari di altri artisti italiani come ad esempio Al Bano e i Ricchi e Poveri in Russia e in tutti i Paesi dell’Est Europa – come giurato all’interno del corrispettivo russo del Festival di Sanremo, arriva il dietrofront. Il cantante avrebbe dovuto prendere parte a Road to Yalta al Cremlino. Polemiche non solo per la sua partecipazione in Russia, ma anche per un video in cui si vedeva cantare Bella ciao insieme a un conduttore russo e alla vigilia del festival al Cremlino.

Ad annunciare la decisione di non partire per Mosca è stato lo stesso Enzo Ghinazzi, in arte Pupo. “E’ successo l’imprevedibile sulla mia partecipazione al festival Road to Yalta – ha spiegato Pupo -. In virtù di riflessioni e assorto nei miei pensieri nel viaggio che sto facendo verso il Belgio ho deciso di non partire più per Mosca. Il motivo? Non per le polemiche e per tutto ciò che è accaduto in questi giorni, ma per un fatto che spiegherò più avanti. E’ successo l’imprevedibile” ha dichiarato a Dagospia.

Anche su Instagram la partecipazione di Pupo è messa in grande evidenza: il “leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa – viene scritto – è stato membro della giuria nel 2021 ed è stato addirittura protagonista sul nostro palco con una canzone”. Nel video clip Pupo assieme al collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra canta Bella ciao sul palco della manifestazione di due anni fa. La canzone simbolo per i partigiani italiani, sostengono gli organizzatori di Road to Yalta, è diventata “l’inno informale del festival”, ideato e organizzato dai giornalisti Andrey Kondrashov e lo stesso Mackevicius. Nel video si vede Pupo saltare su una lussuosa auto e impostare il navigatore dall’Italia alla Crimea, per poi appunto mettersi a cantare la canzone partigiana, mentre continuano i bombardamenti russi sull’Ucraina.

Al Bano aveva espresso indignazione.  “Questa notizia mi lascia perplesso. Non posso rispondere per Pupo. Non so cosa ci sia dietro e non lo voglio neanche sapere. Sono arrabbiato. Non mi fa piacere sapere che lui andrà lì. Anch’io ho avuto richieste ma adesso la situazione è inaccettabile”.

“Ha fatto le sue scelte. Non le condivido per niente, ma più che rimanere perplesso per il fatto che un collega abbia accettato un ingaggio da parte di un paese il cui governo ha iniziato una guerra che da più di un anno causa vittime innocenti, cosa posso fare? Me ne rimango qui, in attesa che la diplomazia blocchi questo passaggio tragico per la storia dell’umanità. E quando sarà il momento opportuno, sarò ben felice di fare due concerti per festeggiare la pace: uno a Kiev e uno nella Piazza Rossa di Mosca”.

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie