Pnrr: al Sud il 40%, circa 82 miliardi

AgenPress. Il commissario europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni, spiega che “gli Stati membri hanno già ottenuto 51,9 miliardi di euro di pre-finanziamenti” nell’ambito del Recovery fund e “nelle prossime settimane inizierà il processo delle richieste per gli esborsi legati al raggiungimento degli obiettivi e delle tappe intermedie” previste nei piani nazionali di recupero e resilienza.
Mentre il ministro per il Sud e la  coesione territoriale Mara Carfagna ribadisce che “il pnrr prevede l’assegnazione alla  regioni meridionali del 40% dei fondi dell’intera programmazione, un  valore superiore alla percentuale di popolazione residente e al pil  generato dal Mezzogiorno: è la prima volta che questo accade ed è la  prima volta che siamo riusciti a vincolare per legge al Sud una quota  così consistente, circa 82 miliardi di euro, per cui non potrà più  accadere come in passato che risorse stanziate per il Sud siano poi  dirottate altrove”.
“Le simulazioni – aggiunge Carfagna – ci dicono che se sapremo realizzare il piano nei prossimi 5 anni il pil del Mezzogiorno crescerà del 24% in più rispetto al valore del 2020”.
L’assessore all’Economia e vicepresidente della regione siciliana, Gaetano Armao, è invece intervenuto sulla questione dei piani irrigui presentati dagli uffici della Regione e non ammessi a finanziamento dal Ministero dell’Agricoltura: “La vicenda dell’agricoltura e’ davvero preoccupante – afferma Armao – perche’ il Ministero si e’ mosso come se avesse da spendere soldi arrivati quasi per donazione.
Sono invece Fondi europei che vanno spesi con bandi e procedure che devono passare prima dalla conferenza delle regioni e comunque avrebbero dovuto essere sottoposti alla cabina di regia del Pnrr che deve orientare l’intero utilizzo delle risorse. Si tratta di una accelerazione che il Ministero ha voluto dare all’uso delle risorse del tutto incompatibile con l’assetto del piano”.
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