AgenPress – Una donna residente a Marcignago (Pavia), con evidenti problemi di salute, teneva segregati in casa con 38 cani della stessa razza, i Breton, sporchi, malati e denutriti che vivevano (i più vecchi da almeno tre anni) chiusi in una stanza al buio. Lo riporta oggi La Provincia Pavese.
“Nella stanza dove vivevano mangiavano e facevano i bisogni, infatti sono tutti pieni di dermatite perché dormivano sulle loro stesse feci e urine – spiega Mario Pulvirenti, presidente di Enpa Pavia, che è stato contattato da Ats per prendersi cura dei cani –. Inoltre, non essendo sterilizzati, si sono riprodotti tra di loro e hanno fatto dei cuccioli. Infatti, l’Ats pensava di trovare 22 cani mentre alla fine erano 38, quasi il doppio”.
Ora i cani sono stati portati al canile che Enpa Pavia gestisce a San Genesio, dove sono stati sottoposti alle prime cure: “I nostri educatori stanno iniziando a lavorare con loro per valutarli e capire se potranno essere adottati – aggiunge Pulvirenti –. Adesso dovranno stare in quarantena, per salvaguardare gli altri 180 cani della struttura, ma avranno una loro area di sgambamento. Sarà necessario anche rieducarli: quando li abbiamo messi nelle gabbie aperte, infatti, all’inizio tenevano chiusi gli occhi perché, vivendo in questi anni perennemente al buio, non erano abituati alla luce del sole”.