Papa: “Si ponga fine alla guerra in Ucraina e si avviino seri negoziati di pace”

AgenPress. Fuoco, missili, bombe, armi, pianti, morte, cenere, odio. Dopo due “tremende guerre mondiali” e una guerra fredda che per decenni “ha tenuto il mondo con il fiato sospeso”, e mentre conflitti “disastrosi” si combattono ovunque, il mondo si trova di nuovo “in bilico sull’orlo di un fragile equilibrio”.

Le religioni devono allora agire, unirsi, incontrarsi nel nome di quel Dio il cui nome è “pace” e “condannare e isolare i violenti che ne abusano il nome”, come pure interrompere il sostegno ai movimenti terroristici attraverso il rifornimento di denaro, armi, copertura mediatica.

Dalla Piazza Al-Fida’ nel Sakhir Royal Palace di Awali, in Bahrein, si eleva al cielo la voce del Papa che, in questo scenario “drammaticamente infantile”, lancia un nuovo accorato appello “perché si ponga fine alla guerra in Ucraina e si avviino seri negoziati di pace”.

Nel giardino dell’umanità, anziché curare l’insieme, si gioca con il fuoco, con missili e bombe, con armi che provocano pianto e morte, ricoprendo la casa comune di cenere e odio.

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