P.A.: su notifiche digitali Codacons pronto a ricorsi

AgenPress. Il Codacons annuncia battaglia legale se sarà confermata la misura inserita nel decreto-legge 76/2020 recante «Misure urgenti per la semplificazione e l’innovazione digitale» relativa alla notifica digitale degli atti da parte della Pubblica amministrazione.

L’Art. 26 del decreto prevede che ai destinatari di notificazioni che non siano titolari di indirizzi Pec o di servizi elettronici di recapito certificato, la notificazione viene effettuata da PagoPa in qualità di gestore della piattaforma solo attraverso una raccomandata con ricevuta di ritorno semplice. Nel caso di irreperibilità del destinatario, viene lasciato un avviso di giacenza.

Tale misura configura una grave lesione del diritto di azione e di difesa degli utenti e delle imprese, in quanto con la mera messa a disposizione dell’atto sulla piattaforma non è necessario, affinché la notificazione abbia effetto, che il destinatario abbia effettivamente avuto accesso, e dunque conoscenza, agli atti stessi – denuncia il Codacons – Ciò in violazione di quanto stabilito dalla Corte Costituzionale (sentenza n. 175 del 2018) che ha affermato che “al notificatario deve essere assicurata una effettiva possibilità di conoscenza dell’avvenuto deposito dell’atto” “non potendo ridursi il diritto di difesa del destinatario medesimo ad una garanzia di conoscibilità puramente teorica dell’atto notificatogli”.

Per tale motivo l’articolo del decreto 76/2020 è per il Codacons illegittimo e incostituzionale, e l’associazione è pronta ad impugnare il decreto nelle sedi opportune per la parte in cui lede il diritto di difesa e di azione degli utenti.

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