Omicidio Willy. Legale parte civile: “dai fratelli Bianchi atti di violenza inaudita. Un comportamento da vigliacchi”

AgenPress – “Atti di violenza inaudita che hanno sconvolto profondamente la società civile. In questa tragica vicenda emergono due realtà opposte. Da una parte c’è un ventenne, uno studente lavoratore, che interviene per aiutare un amico in difficoltà e paga con la vita questo atto di altruismo. Dall’altra ci sono i protagonisti di una violenza inenarrabile, ragazzi conosciuti in diverse occasioni e contesti per essere dei provocatori, sempre alla ricerca di un pretesto per lo scontro. Un comportamento da vigliacchi”.

Così Vincenzo Galassi, avvocato di parte civile che rappresenta il papà di Willy Monteiro Duarte, descrive l’intervento dei fratelli Bianchi la sera del pestaggio mortale, quella del 6 settembre 2020, a Colleferro. In Corte d’Assise d’Appello, il legale ricostruisce le modalità con cui Marco e Gabriele Bianchi si palesarono davanti al pub, teatro dell’omicidio. I “gemelli di Artena” arrivarono sul posto, perché chiamati. Poi il caos, scoppiato dopo quel calcio al torace che lesionò gli organi interni dell’aspirante chef.

I fratelli Bianchi sono “intervenuti nel litigio con una logica da spedizione punitiva, il loro arrivo sul posto è stato richiesto appositamente da un amico che li ha chiamati perché li conosceva bene e si aspettava un determinato tipo di condotta: i due ragazzi si sono diretti verso il soggetto più debole, un giovane esile, senza neppure accertarsi del suo coinvolgimento nel litigio”.

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