AgenPress – “E’ un onore ricevere il premio Nobel insieme all’ucraino Center for Civil Liberties”. Lo ha detto Oleg Orlo, leader storico dell’ong russa Memorial, bandita a Mosca e premiata oggi dal Comitato norvegese.
“Noi siamo sotto pressione, loro sotto il fuoco del nostro esercito. E anche in queste condizioni continuano a lavorare. E’ un immenso onore essere al loro fianco”, ha aggiunto. Questo Nobel dà “la forza morale a tutti i militanti russi dei diritti umani” in “tempi deprimenti”, ha commentato con la stampa anche il presidente di Memorial international Ian Rashinski.
Con il Nobel per la Pace 2022 all’ong russa Memorial “viene premiata tutta la società civile russa e noi come rappresentanti di questa società, di cui siamo diventato solo un simbolo”: ha dichiarato, intervistato al Wired Nex Fest di Milano, Serghei Davidis, membro di Memorial, alludendo alla chiusura forzata e alla messa fuorilegge in Russia dell’ong, nata durante la Perestroika per documentare i crimini dell’epoca sovietica e di Stalin. “Ora che porta avanti la sua guerra di aggressione contro l’Ucraina, è bene sapere che la Russia non è tutta con Putin, per quanto milioni di persone lo sostengano, ma che milioni di persone nel Paese non lo sostengono”.
Subito dopo il premio la magistratura russa ha ordinato il sequestro degli uffici a Mosca dell’ong Memorial.