Mondo di mezzo. Cassazione rigetta il ricorso. Carminati e Buzzi condannati in via definitiva

AgenPress – La Cassazione ha confermato le condanne dell’appello bis per Salvatore Buzzi e Massimo Carminati e le pene per i due protagonisti del “Mondo di Mezzo” diventano definitive. La sentenza per Buzzi è di 12 anni e 10 mesi di carcere, mentre Carminati viene condannato a 10 anni. Nell’ottobre del 2019, proprio una sentenza della Cassazione aveva fatto cadere le accuse di associazione mafiosa nei confronti di tutti gli imputati nel procedimento.

Carminati, presente in Cassazione ad assistere all’udienza, potrebbe usufruire delle misure alternative.

Con la sentenza dei supremi giudici, che hanno accolto le richieste della procura generale della Cassazione, sono state confermate così le condanne decise nell’Appello bis nel marzo 2021. Processo a cui si era arrivati dopo che la Suprema Corte il 22 ottobre del 2019 aveva fatto cadere per tutti gli imputati il 416bis, l’accusa di associazione mafiosa.

Salvatore Buzzi è stato arrestato dai Carabinieri del Ros, col supporto in fase esecutiva del gruppo Carabinieri di Lamezia Terme (Catanzaro). Deve scontare la pena residua di 7 anni e 3 mesi.

La Cassazione ha infatti sentenziato. “Nell’ambito del procedimento noto alle cronache come ’Mafia Capitale’, nella serata odierna, la Corte di cassazione ha deciso il ricorso presentato da Panzironi Franco, nei cui confronti ha annullato la sentenza della Corte di appello di Roma, con rinvio alla stessa per nuovo giudizio in merito al reato di cui agli artt. 110 e 416 c.p., ferma restando l’affermazione di responsabilità del medesimo già operata per gli altri reati di traffico di influenze e di turbativa d’asta; i ricorsi propositi da Pucci Carlo, Testa Fabrizio Franco, Garrone Alessandra, Di Ninno Paolo, Caldarelli Claudio, nei cui confronti ha annullato senza rinvio la medesima sentenza ma limitatamente all’applicazione della misura di sicurezza della libertà vigilata; ed ha integralmente rigettato i ricorsi proposti da Carminati Massimo e da Buzzi Salvatore. In sintesi, la Seconda sezione penale della Corte suprema, ha confermato le statuizioni sanzionatorie principali inflitte dalla Corte di merito ed operato limitati annullamenti, come sopra descritti, della decisione impugnata, emessa dalla Corte di appello in sede di rinvio”.

“La riteniamo una sentenza ingiusta e il trattamento sanzionatorio riservato a Salvatore Buzzi è eccessivo. Probabilmente la gravosità della pena determinata dalla Corte d’Appello nel giudizio rescissorio e confermata oggi dalla Cassazione appare quasi avere una funzione diretta a riequilibrare la precedente sentenza con la quale è stata annullata l’accusa di mafia, imputazione errata nella quale Buzzi non ha avuto nessuna colpa. Una sentenza che mal si concilia con l’attuale orientamento esposto dalla riforma Cartabia diretto al recupero delle persone al di là del sistema carcerario”, ha detto l’avvocato Piergerardo Santoro difensore, insieme al collega Alessandro Diddi, di Buzzi.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie