Ministero di Giustizia replica a “Striscia”. Ecco l’impegno del Ministero per la Polizia Penitenziaria

Agenpress. Un servizio andato in onda ieri sera su Striscia la notizia, dal titolo “Polizia Penitenziaria disastrata”, ha rappresentato le condizioni nelle quali il personale degli istituti penitenziari pugliesi si ritroverebbe a lavorare. Tale servizio, che si basa esclusivamente sulle affermazioni di due esponenti di una organizzazione sindacale del territorio, risulta ampiamente deficitario di informazioni su quanto il Ministero della Giustizia e il DAP stanno facendo per mettere il Corpo nelle condizioni di poter svolgere il proprio lavoro nel migliore dei modi.

Con il decreto sicurezza di un anno fa sono stati stanziati per il Corpo 196 milioni di euro fino al 2026. Soldi che sono stati e saranno destinati all’acquisto di vestiario, al rinnovo del parco automezzi, ma anche alle assunzioni di personale e all’acquisto di apparati e dispositivi per migliorare la sicurezza negli istituti penitenziari.

È in corso un cospicuo piano di approvvigionamento dei principali capi di vestiario ripartiti nel triennio 2019-2021: 44mila uniformi operative estive, 30mila uniformi ordinarie invernali, 38mila uniformi ordinarie estive e 198mila sottotute termiche. Senza considerare le acquisizioni di capi vari in minor entità, di equipaggiamenti come scudi e caschi, manette e maschere antigas. Per alcune dotazioni si è già svolta la gara di appalto, altre sono in lavorazione e altre sono già state distribuite.

È stato redatto un programma di acquisto di automezzi speciali che prevede oltre 250 tra furgoni, autobus e minibus e circa 250 autovetture per il trasporto di detenuti e il loro piantonamento.

Oltre 3 milioni e mezzo sono stati investiti nel 2019 per l’acquisto e la distribuzione di jammer e rilevatori manuali di telefoni cellulari per contrastare, con tecnologie adeguate e all’avanguardia, l’introduzione abusiva di telefonini negli istituti.

Sono stati assunti e immessi in ruolo per l’anno 2019 quasi 2.800 poliziotti penitenziari, fra uomini e donne; inoltre sono stati avviati nei mesi scorsi altri due corsi di formazione per altre 1.200 unità, che avrà la durata di nove mesi.

L’addestramento dei poliziotti penitenziari infine viene organizzato dai Provveditorati regionali avvalendosi di istruttori di tiro e poligoni dell’Amministrazione e di altre forze di Polizia e Armate. Per il 2019 ha riguardato oltre 4mila unità, ma il Dipartimento ha sollecitato le articolazioni periferiche ad un maggior coinvolgimento di unità del Corpo.

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