Milano. Impagnatiello ha ucciso Giulia “perché stressato. Unica forma di pentimento è togliermi la vita”

AgenPress – L’assassino di Giulia Tramontano ha spiegato di “aver agito senza un reale motivo perché stressato dalla situazione che si era venuta a creare, menzionando tra l’altro, quale fonte di stress, non solo la gestione delle due ragazze ma anche il fatto che altri ne fossero venuti a conoscenza”.

Lo si legge nel provvedimento con cui il gip Angela Minerva ha convalidato il fermo e disposto la custodia cautelare in carcere per il 30enne,  reo confesso, ha inoltre tentato per due volte di bruciare il corpo della compagna che ha poi nascosto tra le sterpaglie vicino ai box di una palazzina non molto distante da casa. Risponde di omicidio volontario aggravato, occultamento di cadavere e interruzione di gravidanza senza consenso.

“L’unica forma di pentimento che abbia un senso è togliermi la vita”, ha detto  Alessandro Impagnatiello al suo legale  “aggiungendo particolari che riguardano l’ultima fase dell’accoltellamento”. “Il barman ha negato la premeditazione e ha detto che ha fatto tutto da solo”.

Il difensore ha negato che il suo assistito sabato sera, quando ha ucciso Giulia, fosse sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’avvocato ha inoltre spiegato che al momento non ha chiesto alcun trasferimento del 30enne in qualche struttura psichiatrica o sanitaria in quanto Impagnatiello “può stare in carcere” ma che ha intenzione di “approfondire alcuni aspetti”. E alla domanda se abbia timore di qualche gesto inconsulto, ha risposto “sono sereno, sono bravi e hanno trovato una giusta soluzione”, riferendosi alle condizioni di detenzione. Il.

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