Migranti. Unicef, recuperato il corpo di un neonato. Bisogna trovare soluzioni, lo si può fare, la politica lo può fare

AgenPress – “Non è questo il momento dei mai più né il momento di battersi il petto. Le immagini di questi corpi e di queste donne ci rimandano a Aylan (il bambino profugo morto nell’ottobre del 2015 su una spiaggia turca le cui immagini fecero il giro del mondo) e a tutto quello che è successo negli ultimi dieci anni”.

Così Andrea Iacomini, portavoce di UNICEF Italia.

“Tutti quelli che oggi si stupiscono o si indignano le hanno già viste tragedie simili. Il nostro, il mio personale dolore oggi è un invito a non dividersi più. Non è più il tempo dell’indifferenza. La politica deve fare un salto di qualità e non salire su queste vicende, chi prime e chi dopo, per contrastarsi.

Ci vuole buon senso e dialogo e speriamo che gli impegni che stiamo ascoltando in questi momenti e dettati dal dolore prosegano perché altrimenti domani mattina il rischio è che tutto questo torni nell’indifferenza. La domanda che mi pongo è: di nuovo abbiamo dovuto vedere i corpi dei bambini morti e delle mamme morte per poterci indignare? Non c’era bastato Aylan? Basta mai più, adesso bisogna trovare soluzioni, lo si può fare, la politica lo può fare”.

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