AgenPress – “Non è una questione di programmi elettorali, la classe politica, tutta, deve dire nettamente che i bambini e le bambine non possono morire in mare”. Lo dice il portavoce di Unicef Italia Andrea Iacomini commentando la morte di sei rifugiati siriani, fra cui due bambini di uno e due anni, un adolescente e tre adulti, su un barcone presumibilmente di fame e di sete.
“I partiti lascino per un giorno l’agenda – aggiunge – e pensino che tragedie atroci come questa, che avvengono da anni, non possono essere tollerate. La parola bambini poi non è usata nei programmi elettorali ed è molto grave. Riteniamo necessario rafforzare il soccorso in mare perché è un modo fondamentale per evitare morti come queste”.