Migranti naufragio. Schlein contro Piantedosi. “Si dimetta, indegne, disumane e inadeguate le sue parole”

AgenPress –  “Attendiamo fiduciosi delle indagini della magistratura sul naufragio di migranti a Cutro ndr, ma dal punto di vista politico mi unisco alle voce dei colleghi che mi hanno preceduto e che suggeriscono le sue dimissioni e dalla presidente Giorgia Meloni una profonda riflessioni, anche sul ministro Salvini e sul ministro Giorgetti”.

Lo ha detto la neosegretario del Pd Elly Schlein intervenendo nel dibattito in Commissione Affari costituzionali della Camera rivolgendosi al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

“Chiediamo che siano chiarite – ha affermato – le precise dinamiche. Le dichiarazioni di queste ore del comandante Aloi, che si poteva intervenire, che il mare era forza 4 e non forza 7, indicano che le motovedette potevano intervenire con quel mare, ma che non c’è stato l’intervento che poteva evitare strage”.

“Sono passate 7 ore  dalla comunicazione di Frontex alle 22 di sabato; vogliamo sapere la precisa comunicazione, perché sappiamo che Frontex aveva segnalato una significativa presenza termica sul barcone, che significa che c’erano molte persone, tanto è vero che ci sono stati due tentativi di salvataggio da parte della Guardia di Finanza”. Schlein ha poi commentato le parole del ministro che aveva affermato che finalmente l’Ue sta affrontando il tema dell’immigrazione: “all’Unione europea – ha detto la segretaria del Pd – ponete le domande sbagliate, dovete chiedere una Mare Nostrum europea e la fine della criminalizzazioni delle Ong, e dovete chiedere la riforma di Dublino, a cui al Parlamento europeo eravamo arrivati nel 2017, ma le forze dell’attuale maggioranza hanno votato contro; e dovete chiedere l’accesso attraverso vie legali” dei migranti “in Italia ed in Europa”.

Le parole del ministro Piantedosi sui migranti “sono apparse a tutta Italia indegne, disumane e inadeguate al ruolo ricoperto”, ha aggiunto commentando le affermazioni dello stesso Piantedosi sull’assenza di senso di responsabilità dei migranti che si imbarcano con i figli.

“Sono rimasta colpita dalle sue parole  non solo quelle di oggi. Dopo la strage lei ha fatto una dichiarazione che la disperazione non giustifica la fuga. Sono parole che indicano che lei non capisce che le persone fuggono da guerre e torture, hanno trasformato le vittime in colpevoli. Chi è lei per giudicare dall’alto dei suoi privilegi se uno debba scegliere tra la morte in mare e la morte nel proprio paese?”. La segretaria Dem ha sottolineato che per i profughi l’unica possibilità reale è quella di affidarsi a vie di arrivo in Europa illegali e ai trafficanti: “Non ci sono corridoi umanitari, piani di resettlement da Paesi come Afghanistan o Iran Che vie hanno in assenza di vie legali italiane e europee, per esercitare un legittimo diritto?”.

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