Migranti, Martello (ex sindaco Lampedusa): “Ho la nausea dei discorsi che vengono fatti in Italia”

AgenPress. Salvatore Martello, ex sindaco di Lampedusa, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Roberta Feliziani su Radio Cusano Campus.

Sulla questione migranti. “Abbiamo superato tutti i livelli di guardia. Sono 20 anni che sentiamo dire le stesse cose e poi arrivano dalla parte della politica sempre le solite fesserie. Ho un po’ di nausea rispetto ai discorsi che vengono fatti in Italia. Bisogna fare una cosa semplicissima. Se si va alle riunioni con l’idea politica o con demagogia, a dire: andiamo a battere i pugni in Europa. Ma quali pugni vuoi battere se non hai una strategia? Ora si è sfasciato anche il sistema di accoglienza. Nell’hotspot ci sono centinaia di persone che non riescono neanche a stare seduti. Non abbiamo più nemmeno quel poco di umanità che serviva per farli stare bene. Si dice: redistribuiamo con l’Ue. Ma non si parla più di rifugiati, si aspetta il disastro per cui poi tutti cominciano a parlare di migranti. Il global compact for migration è l’unico documento che è stato presentato dall’Onu, in Italia neanche l’hanno letto. Se non facciamo uno sforzo, non cominciamo a parlare di quello che succede in Libia, in Tunisia, nella parte sub-sahariana e non cominciamo a parlare seriamente con i governi, anziché dare i soldi e dire: pensateci voi, non andiamo da nessuna parte. Bisogna avere il coraggio e la forza, cercare di trovare uno statista che affronti il problema per tutta l’Europa”.

Sulla sinistra. “A sinistra c’è molta paura di affrontare il tema delle migrazioni, forse perché temono che poi si spaventi Salvini che ogni volta ne dice una più grossa dell’altra. La sinistra deve mettere in pratica quello che dice. Dopo Cutro c’è stata la presa di posizione di Schlein, però deve andare a fondo, presentare un disegno di legge, invitare il Parlamento a prendere delle decisioni. Manca il coraggio di avanzare una proposta forte anche nei confronti dell’UE. Loro sono razzisti in Europa, hanno sempre fatto distinzioni tra chi viene dal sud e chi viene dal nord, è stato dimostrato con i rifugiati che vengono dall’Ucraina per cui sono state trovate subito soluzioni al contrario di quanto accade con i rifugiati che vengono dall’Africa. In Italia bisogna revocare la Bossi-Fini, ma perché non si fa?”.

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