Migranti. Germania a governo Meloni: “Italia presti rapidamente soccorso a Humanity 1”

AgenPress – Il governo tedesco chiede che l’Italia presti “rapidamente soccorso” ai 104 minori non accompagnati salvati nel mare Mediterraneo dalla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca. Lo si legge in una lettera di risposta di Berlino alla “nota verbale” con cui il governo italiano, il 23  ottobre scorso, aveva chiesto di farsi carico dei migranti salvati sulle navi delle Ong che battevano bandiera tedesca e norvegese.

“Il governo federale ha risposto per iscritto alla nota verbale del governo italiano esponendo la propria interpretazione del diritto – ha fatto sapere Berlino – Per il governo federale, le organizzazioni civili impegnate nel salvataggio dei migranti forniscono un importante contributo al salvataggio di vite umane nel Mediterraneo. Salvare persone in pericolo di vita è la cosa più importante. Secondo le informazioni fornite da Sos Humanity sulla nave Humanity 1 battente bandiera tedesca, attualmente ci sono 104 minori non accompagnati. Molti di loro hanno bisogno di cure mediche. Abbiamo chiesto al governo italiano di prestare velocemente soccorso”.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha affermato avere “agito sin da subito per dare un segnale immediato agli Stati di bandiera: non possiamo farci carico dei migranti raccolti in mare da navi straniere che operano sistematicamente senza alcun preventivo coordinamento delle autorità. Al momento questi eventi rappresentano il 16% delle persone sbarcate in Italia”.

La Farnesina, d’intesa con il Ministero dell’Interno, informa di aver inviato per iscritto, con nota ufficiale, all’Ambasciata della Repubblica Federale tedesca la richiesta di avere un quadro compiuto della situazione a bordo della “Humanity 1” in vista dell’assunzione di eventuali decisioni. In particolare, è stato richiesto di conoscere al più presto informazioni di dettaglio sulle persone presenti a bordo della nave, sulle zone marine in cui ha operato la nave, se vi siano persone vulnerabili a bordo e se sia stata già avanzata richiesta di protezione internazionale. Da parte italiana, viene chiarito, si continuerà naturalmente a monitorare la situazione a bordo di questa e delle altre navi e a fornire l’assistenza di emergenza che si dovesse rendere necessaria.

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