Mentana: noi non censuriamo nulla. Conte e il M5S hanno salvato Salvini dal processo

Agenpress – “Noi non censuriamo, non si dica questo. Qui la libertà è assoluta ma non c’è la libertà di qualcuno di dire ‘ora va in onda quello che dico io’. Chiaro? La libertà è una cosa seria e noi preserviamo la nostra, nel rispetto di chi segue questo telegiornale e tutti gli altri telegiornali. Spero che venga preservata ancora, nonostante comunicati molto scomposti”.

Enrico Mentana replica così alla nota di Palazzo Chigi uscita oggi, con la quale lo attacca perché aveva dichiarato “che non avrebbe mandato in onda quella parte della conferenza se avesse saputo che il premier si sarebbe esibito in un attacco agli avversari politici senza diritto di replica”

“La decisione di trasmettere o meno le conferenze stampa del presidente del Consiglio – si legge nella nota di Palazzo Chigi – spetterà sempre e solo ai responsabili delle singole testate. Questi ultimi sono anche liberi di sostenere la singolare opinione secondo cui il presidente del Consiglio non dovrebbe smentire fake news e calunnie nel corso di una conferenza stampa rivolta al Paese, né dovrebbe parlare di un tema rilevante e di interesse generale come il Mes. Facciamo notare che Conte non avrebbe potuto evitare di affrontare il tema del Mes e chiarire le relative fake news veicolate dell’opposizione, visto che questo tema è poi stato oggetto delle domande poste dai giornalisti”.

Nell’occasione, secondo Mentana, Giuseppe Conte si è concesso un “uso personalistico delle reti unificate con l’attacco alle figure dell’opposizione”, Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Mentana, che è tornato sul tema anche con diversi post social, è stato accusato da diversi utenti di aver fatto da sponda a Salvini. In un lungo comunicato diffuso oggi, palazzo Chigi ha fatto riferimento anche ai giornalisti che “sono anche liberi di sostenere la singolare opinione secondo cui il presidente del Consiglio non dovrebbe smentire fake news e calunnie nel corso di una conferenza stampa rivolta al Paese”.

“Voglio ricordare che si è anche votato entusiasticamente per sottrarre Salvini ad un processo da parte di quella parte dell’elettorato, anche grazie all’expertise di un omonimo dell’attuale presidente del Consiglio, anche lui Conte, anche lui premier”.

“Noi non censuriamo, non si dica questo. Qui la libertà è assoluta ma non c’è la libertà di qualcuno di dire ‘ora va in onda quello che dico io’. Chiaro? La libertà è una cosa seria e noi preserviamo la nostra, nel rispetto di chi segue questo telegiornale e tutti gli altri telegiornali. Spero che venga preservata ancora, nonostante comunicati molto scomposti”.

 “Il presidente del Consiglio ha tutto il diritto di indirizzarsi al paese e ha gli strumenti per farlo. Se ha usato questa risorsa così spesso in questi giorni è perché siamo alle prese con un’emergenza importante. Credo sia giusto ascoltare quando ci sono notizie, provvedimenti, svolte da chi sta guidando il paese, ed è il premier. Ma non le polemiche politiche. Per cosa? Le fake news? La vicenda Mes, oltretutto, è molto controversa. Salvini e Meloni sono intervenuti in maniera molto dura e in qualche modo sguaiata e censurabile dal punto di vista del buon rapporto politico dopo l’accordo dell’Eurogruppo. Il premier poteva intervenire con un post, un comunicato o un’intervista per ristabilire la verità e tutti l’avremmo ripreso le parole con forza”.

Mentana risponde anche alle accuse di essere un “traditore, venduto, Cari odiatori, da questo telegiornale Salvini è stato criticato qui con questa voce su migranti, Ong, Carola Rackete, 25 aprile, censimento dei rom, sui 49 milioni, su Savoini e la Russia. Quando non era più ministro, sulla citofonata di Bologna. Su molte di queste cose, quelli che ora attaccano sono stati zitti o hanno approvato perché erano d’accordo o perché i loro beniamini erano alleati di governo”.

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