Meloni, sulla crisi energetica pronti a combattere la speculazione. Riprendere estrazione gas italiano

AgenPress – “Ringrazio tutti i senatori che sono intervenuti per un dibattito franco, rispettoso e soprattutto composto”. Lo ha detto il premier Giorgia Meloni in sede di replica al dibattito di fiducia in Senato.

Dagli interventi oggi al Senato sono anche emerse diverse criticità e “sono emerse le scarse risorse che disporremo” per affrontare le emergenze. “Emerge una realtà, gli interventi ci aiutano a fare una grande operazione di verità sulle condizioni dell’Italia che ereditiamo anche da chi ci accusa”.

“Sono stata criticata da vari interventi per aver ieri cercato di segnare un manifesto programmatico. Alcuni hanno contestato la scelta dicendo che gli italiani non si aspettavano questo ma risposte concrete. Sono d’accordo in parte. Senza che vi sia una visione, un manifesto programmatico a monte, senza un’idea di Italia da disegnare, anche le risposte che si danno rischiano di non essere efficaci. Lo abbiamo visto con governi in cui c’erano partiti che avevano visioni contrapposte che non stavano insieme”, ha aggiunto la presidente.

“Forse è un racconto più sincero di quanto è stato fatto in altri tempi in cui si sbandierava e si brindava per l’abolizione della povertà: è bene che gli italiani sappiano le condizioni che ereditiamo”.

Sulla crisi energetica Meloni afferma che “tutto quello che si può fare contro la speculazione siamo pronti a farlo”.

“Servono misure che nel medio-termine liberino l’Italia da una dipendenza energetica inaccettabile. penso all’estrazione di gas naturale, Penso che le risorse nazionali vadano utilizzate come chiede l’Europa. Poi estraggono altre nazioni e non è che il gas estero inquina di meno”.

L’emergenza energetica è “la priorità di secondo livello” cui intende lavorare il governo che “in attesa che i provvedimenti” in essere “impattino davvero sul costo dell’energia dovrà “lavorare con molta puntualità a interventi calibrati per le imprese e le famiglie e recuperando risorse dalle pieghe del bilancio, dagli extraprofitti (con una norma che per me è da riscrivere) e dai ricavi dello Stato”, ha detto ancora  avvertendo che “se non si procederà con velocità, la speculazione ripartirà. Ma tutto quello che c’è da fare – ha assicurato – lo faremo”.

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