Meloni. Sui migranti mi aspetto passi in avanti al Consiglio Ue. Patto stabilità: “tragico tornare ai parametri precedenti”

AgenPress – “Direi che possiamo confermare il fatto che il tema della migrazione è considerato oggi centrale, se vogliamo impensabile fino a qualche mese fa, e che viene seguito passo, passo dal Consiglio. Mi sembra un’ottima notizia”.

Lo ha detto il premier Giorgia Meloni arrivando al Consiglio europeo a Bruxelles, dove ha osservato: “Posso dire che sono soddisfatta della bozza di conclusioni, che chiede alla Commissione di procedere spedita. Sui migranti “mi aspetto passi in avanti”.

Sul Patto di Stabilità, ha affermato il premier, “ci sono visioni sempre abbastanza differenti ma io penso che l’Ue debba imparare dai suoi errori, dal passato. Oggi a tutti sono chiesti importanti investimenti per la transizione ecologica, digitale, per le catene di approvvigionamento strategiche. Non si può pensare che gli investimenti necessari a rendere competitivo il nostro sistema non siano tenuti in considerazione nella governance. Per noi sarebbe tragico tornare ai parametri precedenti, serve una governance più attenta alla crescita”.

Sulle voci di contrasto con la Lega per le armi in Ucraina, Meloni ha risposto: “Francamente non sono preoccupata dalle posizioni della Lega sull’Ucraina, la linea dell’Italia è chiara” assicura poi il premier sulla guerra, sottolineando pure che “al di là delle posizioni espresse del necessario richiamo a continuare a lavorare per la soluzione del conflitto, su cui tutti lavoriamo, il punto è capirsi su cosa sia utile”.

Meloni “confida” poi in una soluzione di “buon senso” sul tema delle auto e dei biocarburanti, con la ricerca di un compromesso sui carburanti sistemici e lo stop nel 2035: “Siamo in prima linea, la tesi che continuiamo a sostenere e che ribadiremo è che, fermo restando gli obiettivi della transizione che condividiamo, non riteniamo che l’Ue debba occuparsi di stabilire anche quali siano le tecnologie con le quali arrivare a quegli obiettivi. Ci sono delle tecnologie su cui Italia ed Europa sono potenzialmente un’avanguardia e decidere di legarsi a tecnologie sono di fatto detenute come avanguardia da nazioni esterne all’Unione è una scelta che non favorisce la competitività del nostro sistema. Ma mi pare una tesi di buon senso che confidiamo possa passare anche per quello che riguarda i biocarburanti”.

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