Meloni. A Roma lo “sconosciuto” Michetti primo contro due ex ministri e Raggi. Debacle M5s

AgenPress –  “La partita è ancora aperta e la più importante è Roma”. Così la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni nella sede di FdI a Roma.

“Credo che non si possa trattare in modo superficiale il dato sull’astensionismo: quando si vota in città importanti e c’è un astensionismo intorno al 50% non è una crisi della politica ma della democrazia”, ha aggiunto spiegando che “FdI è il primo partito della Capitale e ha avuto un ruolo fondamentale nella determinazione del candidato sindaco e mi pare di poter dire che un centrodestra a trazione FdI è molto competitivo”.

“Questo dato credo abbia delle ragioni che FdI ha denunciato a lungo e cioè la totale distanza che è esistita in questi anni tra scelte e volontà dei cittadini e quello che accade nel Palazzo perché ha finito per fare credere a una parte significativa degli italiani che votare non sia una cosa utile”. E ha ribadito: “Non siamo di fronte a una crisi del partiti ma del rapporto tra cittadini e democrazia e questo è un dato che deve portare tutti a una riflessione”.

“Il candidato non conosciuto e improvvisato, come è stato descritto, di Enrico Michetti è arrivato primo a Roma, anche con uno scarto importante”, mentre “il risultato di Gualtieri credo sia deludente e sotto le aspettative oggettivamente. Così come a Virginia Raggi credo che vada riconosciuto un risultato di tutto rispetto, nonostante la debacle del M5s. E credo sia ragguardevole il risultato di Calenda pure molto osteggiato dalla sinistra”.

“Mi pare che Michetti, nonostante fosse considerato un candidato un po’ improvvisato e sicuramente il meno conosciuto di tutti, contro due ex ministri,  beh alla fine quel professionista arriva primo e pare con una forbice direi significativa. Le uniche due grandi città in cui il centrodestra arriva primo al primo turno sono Roma e Trieste e Roma non era governata dal centrodestra. Quindi il risultato di Roma è molto significativo”.

Sulla “scomparsa del M5s. Non entrerò nelle ragioni che hanno provocato questo tracollo, mi pare siano legate alla prima parte di quanto detto finora”.

E ha aggiunto, definendola “una buona notizia”, che si è avuto “il ritorno a un sistema ragionevolmente bipolare, quindi confronto tra visioni contrapposte che si sfidano e su cui i cittadini scelgono”.

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