Maternità surrogata, Tassinari (FI): “Va fermato il turismo procreativo”

AgenPress. Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia, è intervenuta nella trasmissione “Nautilus” condotta da Vanessa Piccioni e Francesco Fratta in onda su Cusano News 7.

In merito alla proposta di rendere la maternità surrogata un reato universale.

“Questo reato è limitato al territorio nazionale, le persone possono andare all’estero. Già parlare di affitto è aberrante. Si trovano bimbi procreati attraverso utero in affitto, che incide sul corpo della donna, con un bimbo che si può trovare ad avere anche tre madri. Va fermato il turismo procreativo. Secondo noi è una pratica che va vietata. Si crea questa modalità in cui si sceglie una donna esterna, la situazione del diritto naturale è aberrante.

Poi c’è l’aspetto dell’adozione. È chiaro che c’è la possibilità per adozione in casi particolari. Poi c’è la possibilità di estendere l’adozione al partner. Questa possibilità resta e non viene negata. Ma l’altra pratica non è assolutamente condivisibile”

Il problema che ha sollevato Sala sulla bocciatura della direttiva europea.

“La circolare del Viminale nasce dalla Cassazione, che ha evidenziato come la pratica del diritto d’affitto dell’utero lede la donna. È chiaro che gli aspetti sono estremamente connessi. Abbiamo le adozioni che possono essere messe in atto. Ritengo che la tutela ci sia, non si tratta di negare i diritti dei bambini, i figli devono essere un fine non un mezzo, il diritto del bambino è avere un’identità precisa. Non bisogna andare oltre i canoni naturali.

Il cono grigio che si crea non è risolvibile con le adozioni, se succedesse un incidente uno dei due genitori non avrebbe alcun diritto sul bambino, è questo il punto che sollevano le opposizioni.

“C’è una confusione di fondo: a monte c’è sempre un utero in affitto. Io capisco che può essere umanamente apprezzabile che i bimbi devono stare in un contesto anche con due madri, ma c’è un meccanismo che in Italia è un reato, non possiamo fare finta che in Italia non sia un reato. Non possiamo fare in modo che la normativa europea vada contro quello che per la previsione italiana è un reato: dobbiamo fare una valutazione in termini giuridici. Abbiamo anche una magistratura che tiene conto di questi aspetti, la finalità è sempre quella di tutelare il minore. Non avremo bambini senza tutela, ci sono i servizi sociali. Non siamo in un contesto dove non ci sono i servizi.

In questo caso la madre, la titolare del gamete, è madre a tutti gli effetti. Si può mettere in atto l’adozione e arrivare al completamento della famiglia, ma non possiamo incentivare queste pratiche”

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