Mario Draghi, essenziale che il governo vada avanti fino al 2023. Ha fatto molto. Quirinale? “E daje!”

AgenPress – Il Governo ha “fatto molto di quel che era stato chiamato a fare”, lasciando intendere che la missione emergenziale è stata compiuta. “Abbiamo conseguito tre grandi risultati: l’Italia è uno dei paesi più vaccinati, abbiamo consegnato in tempo il Pnrr e abbiamo create le condizioni perché il lavoro continui, indipendentemente da chi ci sarà”.

Lo ha detto Mario Draghi nel corso la tradizionale conferenza stampa di fine anno  organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa parlamentare.

Poi, aggiunge, “le persone sono sempre importanti … ma è importante che il Governo sia sostenuto da una maggioranza come quella che ha sostenuto il mio Governo, una maggioranza ampia. Li ringrazio, non è facile, capisco che spesso hanno punti di vista drammaticamente diverse, eppure lo sforzo c’è stato”.

Draghi ricorda che il suo Governo è cominciato “con una chiamata di Mattarella”, poi c’è stata una “vicinanza costante all’azione di governo”. Tuttavia, prosegue il premier, “la responsabilità quotidiana nell’azione di Governo sta nel Parlamento, la sua prosecuzione sta nel Parlamento, lì si decide la vita del Governo”.

È il Parlamento a decidere la vita del governo quest’anno e sempre”. “Il mio destino personale non conta assolutamente niente, non ho particolari aspirazioni di un tipo o di un altro, sono un uomo e un nonno al servizio delle istituzioni”, ha poi precisato Draghi sul suo futuro.

A chi gli prospetta una sua eventuale elezioni al Quirinale risponde con  “e daje”,  “l’importante è vivere il presente nel miglior modo possibile”. Secondo Draghi “uno dei motivi di successo del Governo, certamente io ma credo tutti i ministri abbiamo lavorato sul presente senza chiederci cosa ci sia per me, per noi, nel futuro. Per questo ringrazio i ministri”.

Infine, Draghi vede un rischio nel prossimo mese dalla spaccatura della maggioranza, “certamente uno scenario da temere”. Perché, si chiede Draghi, ”è immaginabile una maggioranza che si spacchi sulla elezione del presidente della Repubblica e si ricomponga nel sostegno al governo? È la domanda che dobbiamo farci”. Secondo Draghi infatti, ”è essenziale per continuare l’azione di contrasto alla pandemia, di rilancio della crescita, e portare a termine l’attuazione del Pnrr che la legislatura arrivi al suo termine naturale”.

Draghi ha poi parlato dell’operato del Presidente della Repubblica: “Credo che il messaggio a Mattarella debba essere di affetto, è quello che provano per prima cosa tutti gli italiani. Ha svolto splendidamente il ruolo ma l’ha fatto con dolcezza e fermezza, ha attraversato momenti difficilissimi nel settennato e ha scelto con lucidità e saggezza. È l’esempio, il modello“.

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