Marco Mattei e 5 sindaci dei Comuni dei Castelli, al “Premio Lago di Castel di Castel Gandolfo”

AgenPress. Gli impegni connessi al nuovo incarico di Capo Segreteria Tecnica del Ministro della Salute Orazio Schillaci, non hanno distratto Marco Mattei, dal suo essere vicino alla comunità dei Castelli, intervenendo alla serata “Premio Lago di Castel di Castel Gandolfo”, la prestigiosa manifestazione per la tutela ambientale e del patrimonio idrico del bacino laziale famoso in tutto il mondo.

Con il suo intervento ha voluto manifestate la vicinanza al territorio, ai sindaci e istituzioni presenti e alla sua comunità, alla comunità dell’altruismo e del dovere, come ebbe a definirla il Capo dello Stato Sergio Mattarella riferendosi al gesto compiuto il 10 giugno del 2019 dal sindaco di Rocca di Papa Emanuele Crestini che, dopo l’esplosione seguita da incendio in Comune, per mettere in salvo diversi dipendenti, lascio per ultimo l’edificio in fiamme cessando di vivere nove giorni

Marco Mattei ha una vasta e lunga esperienza politica ed amministrativa sul territorio ed è molto stimato ai Castelli avendo ricoperto i ruoli di sindaco di Albano Laziale, Assessore all’Ambiente della Regione Lazio, dirigente Asl Roma 6 e direttore sanitario del policlinico Tor Vergata.

Al prestigioso “Premio Lago di Castel Gandolfo” promosso dall’Associazione Lago di Castel Gandolfo e finalizzata a sensibilizzare il tema della tutela ambientale e del risparmio idrico, sono intervenuti anche il Sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis e il vicesindaco con delega al lago Cristiano Bavaro, il Sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli, la Sindaca di Rocca di Papa Veronica Cimino, il Sindaco di Albano Massimiliano Borelli, il Sindaco di Marino Stefano Cecchi. I cinque primi cittadini dei comuni dei Castelli che affacciano sul lago si sono dimostrati determinati e compatti per ottenere finanziamenti in grado di salvaguardare un bacino famoso in tutto il mondo: il lago Albano di Castel Gandolfo, Città Vaticano II.

Il consorzio di bonifica Litorale Nord, delegato dal contratto di Falda come soggetto attuatore del progetto, ha presentato una scheda al Ministero per il Sud per ottenere fondi finalizzati a riportare l’acqua al lago Albano di Castel Gandolfo. La scheda è stata trasmessa al CIS, Contratto Istituzionale Acqua, che mette a disposizione 1,9 miliardi di euro per questa tipologia di interventi. Sono risorse FSC, Fondo Sviluppo e Coesione.

Presente anche la consigliera regionale Michela Califano: che prendendo la parola ha detto: “È un grande piacere aver ricevuto il premio Lago di Castel Gandolfo per il mio impegno a salvaguardia del patrimonio idrico laziale. Un onere e un onore che in questi anni, con orgoglio, ho fatto mio. E che ci porterà, entro la prossima settimana, ad approvare in Consiglio Regionale un importantissimo provvedimento che porta la mia firma.  Un piano di incremento e risparmio delle riserve idriche grazie al quale avremo maggiori strumenti per contrastare l’emergenza climatica e tutelare uno dei nostri asset più importanti: l’agricoltura e l’ambiente. Un grazie di cuore all’associazione Lago di Castel Gandolfo per lo straordinario evento organizzato, a tutti i premiati, ai sindaci e agli amministratori presenti, uniti insieme siamo più forti per combattere e risolvere i problemi”.

La sensibilizzazione alla tutela ambientale e del patrimonio idrico del bacino laziale è iniziata dal 2017 proprio grazie al Premio Lago di Castel Gandolfo che ha attirato anche l’interesse dei rappresentanti delle istituzioni europee come Daniel Calleja, Direttore generale del servizio giuridico della Commissione Europea, già Direttore Generale per l’Ambiente della Commissione al quale durante la kermesse «Acqua e vita» dello scorso anno è stato consegnato il Premio Lago di Castel Gandolfo.

L’evento, anche quest’anno ha coinvolto come ogni anno prestigiosi rappresentanti dei cari ambiti istituzionali e dell’imprenditoria. Presente anche il Procuratore Capo della Repubblica presso il tribunale di Velletri Giancarlo Amato e il prefetto Francesco Tagliente molto vicini e sensibili alla tematica dell’acqua e della tutela ambientale.

Maurizio Amoroso il Prefetto Francesco Tagliente con la moglie Maria Teresa e Maurizio Capogrossi

Quest’anno i fondatori del Premio – tra cui la Presidente Chiara Rai, giornalista che da oltre 18 anni scrive di ambiente;  Dottor Massimo Gargano, esperto nazionale sul tema acqua e direttore generale dell’Associazione Nazionale Consorzi di bonifica e gli imprenditori Daniele e Dario Carducci – hanno premiato cinque personalità che con la loro professione e dedizione fanno da traino al progetto per il lago: Marco Mattei, Capo della segreteria tecnica del Ministero della SaluteMaurizio Amoroso, vicedirettore presso News Mediase; Roberta Serdoz, caporedattrice della redazione Rai del TGR Lazio; Michela Califano, Consigliere regionale; Maurizio Capogrossi Presidente della Banca di Credito Cooperativo dei Colli Albani e Giuseppe Quintavalle, Direttore generale del policlinico di Tor Vergata.

A premiare Maurizio Amoroso, l’organizzatrice e presentatrice della serata Chiara Rai, ha chiamato il prefetto Francesco Tagliente che per qualche anno, durante gli anni critici della piazza di Roma, gli anni della criminalità agguerrita e sanguinaria, ha fatto un percorso professionale parallelo a Maurizio Amoroso, prima alla squadra Volante e poi in Sala Operativa della Questura di Roma, mentre Amoroso in quegli anni aveva iniziato a Famiglia Cristiana per poi passare al Tempo.

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