Manovra. Meloni, 3 tasse piatte, aiuti a ceto medio non a ricchi. Taglio cuneo al 3% per redditi sotto 20mila

AgenPress – Nella manovra ci sono “tre tasse piatte”, tra cui quella “sui redditi incrementali alle partite Iva che hanno una tassa piatta del 15% sul maggiore utile conseguito rispetto al triennio precedente con soglia massima 40 mila euro, il che dimostra che si tratta di una misura rivolta al ceto medio, che non favorisce i ricchi e riconosce i sacrifici di chi lavora”. Lo dice la premier Giorgia Meloni in conferenza stampa. Meloni ricorda l’aumento della flat tax a 85mila euro e “l’introduzione della tassa piatta al 5% sui premi di produttività fino a 3mila euro contro il 10% previsto attualmente e fa il paio con estensione fringe benefit”.

“C’è il taglio del cuneo: non solo confermiamo quello del 2% redditi fino a 35mila euro interamente lato lavoratore ma aggiungiamo un ulteriore punto per i redditi fino a 20mila euro. E’ la misura più costosa di tutta la legge di bilancio: costa 4 miliardi di euro e questo indica che l’altra priorità del governo è per aumentare” lo stipendio a “coloro che hanno redditi più bassi”.

“Sul congedo parentale: io ho sempre pensato che molte madri non se lo potessero permettere con il 30% della retribuzione. Noi abbiamo aggiunto un mese di congedo facoltativo retribuito all’80% e utilizzabile fino al sesto anno di vita. Una sorta di salvadanaio del tempo senza ritrovarsi in condizione economiche difficili”.

“Rinviamo l’entrata in vigore della plastic tax e sugar tax” di un anno. “Introduciamo i buoni per lavori in agricoltura e nel settore della cura della persona in particolare per lavori domestici fino a 10 mila euro. E’ una misura per regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale che si deve accompagnare a controlli molto rigidi per evitare storture”.

Nell’ambito delle misure relative all’assegno unico “abbiamo reso strutturale la maggiorazione per i figli disabili”, una “misura che puo’ sembrare scontata” ma che non era così perchè era “transitoria. Credo sia fondamentale” mettere in campo aiuti per “i bimbi disabili”.

“I provvedimenti per la famiglia e natalità valgono un miliardo di e mezzo di euro, una scelta che non ha molti precedenti. L’assegno unico viene aumentato del 50% a tutti per il primo anno di vita del bambino, del 50% per tre anni per le famiglie numerose. L’Iva su tutti i prodotti della prima infanzia sarà al 5% e anche per quello che riguarda i dispositivi igienici femminili non compostabili, vengono confermate le misure per acquisto della prima casa sulle giovani coppie”.

“C’è il taglio del cuneo: non solo confermiamo quello del 2% redditi fino a 35mila euro interamente lato lavoratore ma aggiungiamo un ulteriore punto per i redditi fino a 20mila euro”, ha detto ancora.  “E’ la misura più costosa di tutta la legge di bilancio: costa 4 miliardi di euro e questo indica che l’altra priorità del governo è per aumentare” lo stipendio a “coloro che hanno redditi più bassi”.

 

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