Manovra. Landini (Cgil), Draghi ha avuto l’umiltà di ascoltarci, la sua maggioranza no. Non meritiamo questo governo

AgenPress – Le forze politiche “non devono fare finta di non vedere i problemi del paese”. Lo afferma il segretario Cgil Maurizio Landini a Mezz’ora in più su Rai 3. “Ci aspettiamo che le cose cambino” ma “le forze politiche devono interrogarsi che se il 50 o il 7% di quelli che stanno male non vanno a votare, forse non si sentono rappresentati”.

“Non dico che Draghi è bravo e gli altri no ma lui ha avuto almeno l’umiltà di ascoltarci” se non sulla riforma del fisco almeno sul contributo “sopra i 75mila euro”, ha aggiunto spiegando come “nella seconda telefonata dopo il cdm ci ha spiegato che la maggioranza non ha fatto passare” quella misura. “se questa è la maggioranza” che lo sostiene “questo è un governo che non ci meritiamo”. 

“Noi – ha ricordato Maurizio Landini – abbiamo apprezzato il presidente del Consiglio che dopo l’ultima volta che ci ha ascoltato, il 2 dicembre ci ha detto: fatemi pensare e domani prima del cdm vi chiamo per tenere conto di quello che mi avete detto”.

La sua idea, sottolinea il sindacalista, era quella che chi guadagna sopra i 75mila euro i vantaggi della riforma fiscale li aveva solo nel 2023. “Erano 300 milioni da destinare al caro bollette o ad altro”. “Prendiamo atto che Draghi ha ascoltato almeno in parte il malessere – aggiunge Landini ma in cdm questa idea è stata bocciata e qualche ora dopo ci ha telefonato per dire che la maggioranza non ha fatto passare la proposta”.

“Non è che c’è il bon ton secondo cui se mi licenzi via mail non va più bene ma se lo dici venti prima con gentilezza allora vale il licenziamento”, ha detto ancora chiudendo la porta a ipotesi di modalità guidate di licenziamenti e chiusure previsti dal dl delocalizzazioni allo studio del governo. “Serve cambiare davvero” ha detto Landini sottolineando come sul tema l’esecutivo “non ha chiamato ancora i sindacati”.

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