โSecondo il dato nazionale dellโISS del 2021, la prevalenza della steatosi epatica รจ del 22-27%, ma i dati preliminari dello studio Prevenzione nei Dipartimenti di Emergenza Accettazione- PreDEAย rivelano che su un totale di 170 pazienti arruolati il 40% sia affetto da steatosi epatica โsottolinea la Prof.ssa Clara Balsano, Professore Ordinario di Medicina Interna e Direttore della Scuola di Medicina di Emergenza Urgenza dellโUniversitร degli Studi dellโAquila
AgenPress. ย Le malattie croniche del fegato rappresentano unโemergenza epidemiologica e clinica sia a livello mondiale che nazionale: vi sono due milioni di morti allโanno per queste patologie e si stima che da qui a dieci anni vi sarร un incremento del 50% dei casi di cirrosi e del 100% dei casi di epatocarcinoma, che rappresentano lโevoluzione finale di qualunque epatopatia cronica. Un problema per la salute dei cittadini e unโampia spesa per il SSN.
Studi e proposte sul tema vengono affrontate nel convegno โGestione integrata del paziente epatopatico nel III millennioโ, che si terrร il 5-6 maggio a LโAquila presso lโAula Magna Alan Turing Blocco 0, Universitร degli Studi dellโAquila, Via Vetoio 42 – Coppito; Responsabile Scientifico รจ la Prof.ssa Clara Balsano, Professore Ordinario di Medicina Interna e Direttore Scuola di Specializzazione in Medicina dโEmergenza-Urgenza, Universitร dellโAquila. Ad aprire i lavori il saluto istituzionale del Ministro della Salute Orazio Schillaci.
LO STUDIO PreDEA SULLA STEATOSI EPATICA, PATOLOGIA SOTTOSTIMATA โ Un grave problema รจ costituito dal fatto che la steatosi epatica รจ spesso una patologia sottostimata, nonostante i dati dellโAssociazione Italiana per lo Studio del Fegato rilevino una prevalenza crescente, che ha stimolato lo studio PreDEA.
โLโobiettivo dello studio PreDEA (Prevenzione nei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione) condotto a livello nazionale nei principali Pronto Soccorso dei Presidi Ospedalieri รจ far emergere il sommerso del danno epatico da accumulo di grasso nel fegato tramite una semplice ecografia; ciรฒ consentirebbe di utilizzare i Pronto Soccorso come strumento di prevenzione primaria, evitando lo sviluppo di diabete, patologie dismetaboliche, ipertensione, patologie cardiovascolari e dellโapparato muscolo-scheletricoโ spiega la Prof.ssa Clara Balsano, che sta guidando lo studio presso i PS di Avezzano, LโAquila e Teramo โ In altri termini, auspichiamo di rendere il PS, luogo in cui per eccellenza si affrontano le emergenze, un centro di prevenzione: nei tempi di attesa con un semplice screening darebbe modo di intervenire precocemente su fattori di rischio modificabili (stile di vita, alimentazione, terapia farmacologica) e indirizzare chi ne avesse necessitร a centri specialistici per prevenire patologie croniche che hanno un grande impatto sulla spesa del SSN. Unโiniziativa di questo tipo รจ ancor piรน importante perchรฉ i dati preliminari mettono in luce che la reale prevalenza della steatosi epatica a livello nazionale รจ superiore a quanto riportato dagli attuali dati statistici. Secondo il dato nazionale dellโISS sul 2021, la prevalenza della steatosi epatica รจ del 22-27%, ma si stima che i numeri reali siano superiori, come attestano i dati preliminari dello studio PreDEA, secondo cui su un totale di 170 pazienti arruolati, il 40% รจ affetto da steatosi epaticaโ.
IL PAZIENTE EPATOPATICO E LA NECESSITร DI UNA GESTIONE INTEGRATA โ I danni al fegato possono avere diverse cause e rimanere a lungo latenti, prima di arrivare alla cirrosi e allโepatocarcinoma. Il paziente cirrotico necessita inoltre di una gestione integrata attraverso un approccio multidisciplinare, che permette una migliore gestione di una patologia molto complessa.
โLe patologie del fegato di origine virale, autoimmune, da farmaci, e sempre piรน spesso di origine dismetabolica, dovuta allโaumento esponenziale nella popolazione generale del sovrappeso e dellโobesitร โ sottolinea la Prof.ssa Clara Balsano. Inoltre, il paziente con patologia epatica cronica avanzata (cirrosi) spesso รจ affetto da numerose comorbiditร (diabete, ipertensione, scompenso cardiaco etc.), che richiedono un appropriato Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale-PDTA, quindi una ย costante interazione tra medicina del territorio e Ospedaleโ
IL PDTA DEL PAZIENTE CIRROTICO NELLA REGIONE ABRUZZO – In Abruzzo vi sono 3900 pazienti con epatopatie croniche, di cui la maggior parte ha eziologia alcolica: come in altri luoghi dove il clima รจ rigido, lโalcol รจ molto diffuso e causa una dipendenza. Tra il 2016 e il 2020, dal servizio flussi informativi e statistica sanitaria dell’azienda ASL 1 della Regione Abruzzo รจ stato tratto uno studio sugli accessi di pazienti con patologie croniche epatiche presso i Presidi Ospedalieri dal quale รจ emerso che, su un totale 2400 ricoveri/anno, i 20 DRG (Raggruppamenti Omogenei di Diagnosi) piรน frequenti sono specifici per patologie epatiche (epatite/cirrosi alcolica e/o neoplasie). Da questo dato รจ emersa la necessitร di creare un tavolo tecnico multidisciplinare al quale afferiscano figure professionali di vari ambiti per presa in carico e gestione del paziente con patologia cronica epatica.
โAlla luce dellโelevata prevalenza di pazienti affetti da epatopatia cronica e delle stime di incremento per i prossimi anni โ evidenzia la Prof.ssa Balsano โ abbiamo avviato uno studio pilota nella Asl1 Abruzzo Avezzano-Sulmona-LโAquila per la realizzazione del PDTA del paziente cirroticoโ.