Malattie cardiovascolari, il cardiologo Musumeci: “Prima causa di morte in Italia”

AgenPress. Ogni anno perdiamo quasi 220mila pazienti. Stiamo parlando di un problema estremamente rilevante. In Italia la rete funziona per trattare la fase acuta. Se un paziente con infarto arriva in ospedale viene trattato al meglio. La mortalità negli ultimi anni è scesa dal 30 al 5%.

Il limite invece è quello della fase post. Noi dimettiamo i nostri pazienti che sopravvivono all’infarto, ma poi non vengono seguiti e trattati al meglio. Quindi abbiamo cercato di creare dei nuovi indicatori per garantire la presa in carico del paziente. Ridurre e abbattere quello che noi chiamiamo rischio residuo che è un rischio del 10% l’anno” così Giuseppe Musumeci, Direttore Cardiologia Ospedale Mauriziano di Torino, intervenuto nella trasmissione ‘Dritti al punto’ condotta da Roberta Feliziani su Cusano Italia Tv.

“Le istituzioni possono aiutarci sia potenziando e ottimizzando le risorse che aiutandoci con la programmazione. La telemedicina sta aiutando tantissimo. Il Piano Nazionale può servire. Non serve togliere il numero chiuso in medicina. I posti letto sono insufficienti e dopo il

Covid-19 la situazione è anche peggiorata. Purtroppo, ad oggi la fuga dei colleghi medici all’estero è sotto gli occhi di tutti”, ha aggiunto Musumeci.

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