L’ischemia c’è ma non si vede

Al convegno di cardiologia di Milano si parlerà dell’Inoca


AgenPress. «Ci sono delle ischemie miocardiche che non sono causate da malattia delle coronarie riconoscibile alla coronarografia e per questo i medici pensano che non esistano. Invece ci sono, e sono importanti».

La dottoressa Irene Di Matteo,  cardiologa dell’Ospedale Niguarda di Milano, e i suoi colleghi illustreranno le insidie dell’INOCA (ischemia with non-obstructed coronary artery disease/ischemia in assenza di malattia coronarica ostruttiva) al 56° Convegno Nazionale di Cardiologia, che si terrà dal 19 al 22 settembre a Milanofiori, promosso dalla fondazione De Gasperis. 

L’INOCA, condizione definita solo negli ultimi anni, si differenzia dalla “classica” ischemia cardiaca, la quale ha come meccanismo alla base l’ostruzione delle coronarie. Sebbene diverse nella causa, queste due condizioni possono presentare gli stessi sintomi (l’angina). 

Oggi, buona parte dei pazienti che vengono sottoposti a coronarografia (o TC delle coronarie) nel sospetto di ischemia cardiaca, non mostrano una malattia coronarica visibile: questi esami (da soli) non riescono a valutare i vasi più piccoli né a valutare parametri funzionali del circolo coronarico.

Spesso, il medico tende a non prendere in considerazione la possibilità di ischemia in assenza di patologia coronarica ostruttiva. «Può dipendere da un vasospasmo (un restringimento temporaneo dell’arteria), da una ostruzione del microcircolo o da una somma di queste cause, a volte anche in presenza di malattia ostruttiva» spiega la dottoressa Di Matteo.

Il convegno intende sensibilizzare i cardiologi sulla necessità di non minimizzare taluni sintomi in assenza di evidenti ostruzioni del sistema arterioso, perché l’INOCA non è una condizione benigna, come una volta supposto, ed esistono terapie in grado di controllare i sintomi e la prognosi dei pazienti.

Foto allegata: credit “Ospedale Niguarda, Milano”.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie