Libano. Spartizione gas. Aoun firma accordo con Israele. Lapid, “stato nemico” riconosce nostro Stato

AgenPress – Libano e Israele rivendicano entrambi circa 860 chilometri quadrati (330 miglia quadrate) del Mar Mediterraneo che ospitano giacimenti di gas offshore.

L’accordo per delimitare il confine marittimo arriva dopo mesi di colloqui mediati dall’alto funzionario statunitense Amos Hochstein e segnerebbe un importante passo avanti nelle relazioni tra i due paesi.
“Questo accordo indiretto risponde alle richieste libanesi e mantiene tutti i nostri diritti”, ha detto Aoun in un discorso televisivo.
Il Libano spera che la demarcazione dei confini marittimi apra la strada all’esplorazione del gas per aiutarlo a uscire dalla sua paralizzante crisi economica.
“Spero che la fine di questi negoziati sia l’inizio promettente per porre la pietra angolare per la crescita economica di cui il Libano ha bisogno attraverso l’estrazione di petrolio e gas”, ha affermato Aoun. “Il che aggiungerebbe stabilità, sicurezza e sviluppo di cui la nostra nazione, il Libano, ha bisogno”.
Israele nel frattempo spera anche di sfruttare le riserve di gas e spera che l’accordo riduca il rischio di guerra con il gruppo militante libanese Hezbollah, sostenuto dall’Iran.
L’accordo prevede che le acque contese siano divise lungo una linea a cavallo del giacimento di gas naturale di Qana. Israele verrebbe risarcito per il gas estratto dal suo lato della linea.

Il presidente della Repubblica libanese Michel Aoun ha firmato  a Beirut parte dei documenti necessari per formalizzare il tanto atteso accordo con Israele, paese formalmente nemico del Libano. L’annuncio della firma è stato dato poco fa in una conferenza stampa congiunta tra il vice presidente del parlamento libanese Elias Abou Saab e l’inviato speciale americano Amos Hochstein, giunto ieri sera a Beirut.

Il vice presidente del parlamento libanese Elias Abou Saab ha precisato che la seconda parte dei documenti che saranno scambiati, grazie agli Stati Uniti, con Israele, saranno firmati da delegati libanesi nella cerimonia prevista oggi pomeriggio nella base Onu di Capo Naqura lungo la Linea Blu di demarcazione tra i due paesi. L’inviato Usa Hochstein presenzierà la cerimonia di scambio dei documenti. Le due delegazioni israeliana e libanese siederanno in due stanze distinte della base Onu e non si incontreranno, proprio per evitare che questo accordo venga percepito come una normalizzazione politica e diplomatica tra due paesi, in stato di belligeranza sin dalla loro nascita più di 70 anni fa.

Con l’accordo  il Libano, ”stato nemico”, riconosce Israele,  ha detto il premier Yair Lapid aprendo la riunione di governo nella quale sarà firmata la intesa con il Libano. ”Questo è un successo politico. Non tutti i giorni uno Stato nemico riconosce Israele, con un accordo scritto, di fronte alla comunità internazionale”.

Il giacimento di gas di Karish, che Israele ha sempre affermato di essere all’interno del suo territorio sovrano, sarebbe incluso nei confini israeliani come parte dell’accordo e la produzione di gas dovrebbe iniziare “il prima possibile”, secondo un alto funzionario.
L’accordo istituirebbe anche una “linea di boa” esistente che funge di fatto da confine tra i due paesi.
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