Le ricette delle migliori torte rivisitate da Iginio Massari: guida pratica

AgenPress. Ci sono dolci che con il loro sapore, e anche solo il loro profumo, sono in grado di evocare in noi vividi ricordi. Che si tratti di memorie d’infanzia o momenti belli trascorsi in famiglia o con amici, quasi tutti abbiamo una pietanza preferita che, solo a sentirne l’aroma, ci fa tornare indietro nel tempo e ci strappa un sorriso. O una lacrima.

Può trattarsi di una torta delle più classiche nel ricettario della nonna, ad esempio, o di quei gustosi biscotti fatti in casa che hanno accompagnato le colazioni e le merende della nostra infanzia. La cucina ha, tra gli altri, anche questo potere: unire le persone ed evocare momenti felici.

Prendere le ricette tradizionali, rivederle e innovarle per far sì che il passato si fonda col presente avvicinandolo alle nuove richieste e ai gusti che cambiano di generazione in generazione, non è compito da poco. Rendere questi dolci esteticamente perfetti così che, prima ancora dell’olfatto e del gusto, possano sedurre la vista, è un impegno che fa onore ai maestri pasticceri che dedicano la loro vita e i loro studi alla riscoperta dei sapori tradizionali per esaltarne le caratteristiche che li hanno resi tanto popolari.

Ne è un esempio Iginio Massari che, per non lasciare che nulla delle nostre radici vada perso, lavora con impegno e dedizione apportando continue migliorie a dolci tipici dando loro nuove sfaccettature.

È proprio così che, ad esempio, il Panettone Artigianale che porta la sua firma ha avuto il merito di conquistare paesi anche lontani dal nostro: senza un lavoro di studio e innovazione molti dolci finirebbero nel dimenticatoio, mentre con accorgimenti e nuovi aromi possono avere nuova vita.

Pensiamo ad esempio alla Torta Bresciana, tipica proprio della città di origine del Maestro Pasticcere più amato e conosciuto al mondo o semplicemente alla torta Caprese o Paradiso: si tratta di dolci amati e conosciuti da sempre che tutti noi abbiamo assaggiato almeno una volta nella vita e che ora abbiamo la possibilità di gustare di nuovo, ma con quel “quid” in più.

Una semplice Crostata con confettura all’albicocca, ad esempio, si trasforma in un perfetto equilibrio tra la dolcezza della base di frolla Milano, arricchita con semi di baccelli di vaniglia, e l’acidità dell’albicocca e della scorza di limone, per un bilanciamento perfetto di sapori, aromi e consistenze. Ma non è tutto: anche il gioco tra fragranza e morbidezza rende questo dolce unico ad ogni morso.

E cosa dire della Ciambella di Nonna Rachele: una frolla morbida profumata alla vaniglia che custodisce gelosamente canditi d’arancia e ciliegie e l’uvetta sultanina. Una consistenza unica e un sapore che riporta indietro nel tempo e permette di apprezzare le cose semplici e i gusti genuini grazie alla sapiente scelta di materie prime di qualità e l’attenta cura di ogni dettaglio della preparazione e, infine, del confezionamento.

In un gesto che può sembrare apparentemente così banale, come dare un morso ad una fetta di torta, si nasconde molto di più ed è compito del pasticciere prendere per mano i consumatori e accompagnarli nel viaggio di ricordi e sapori che nasconde ogni singolo boccone.

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