La sostenibilità ambientale nel mondo dello sport al centro della ‘Giornata mondiale dell’Ambiente’ organizzata dall’ANAOAI

Paolo Bruni: Per quanto riguarda i Giochi del Mediterraneo di Taranto che ha visto formalmente coinvolti l’Ordine degli Architetti di Taranto non ne condividiamo le modalità di approccio ai vari interventi iniziando da quello di punta dello stadio del nuoto


AgenPress. Lo ha detto l’Architetto Paolo Bruni invitato ad intervenire alle celebrazioni della “Giornata mondiale dell’Ambiente 2023”, organizzate a Roma, nel Salone d’Onore del CONI, dal Presidente della Sezione di Roma dell’Associazione Nazionale degli Atleti Olimpici e Azzurri, per un approfondimento sui “Criteri di sostenibilità ambientale nella costruzione e gestione degli impianti sportivi”,

Formalmente coinvolto l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Taranto, attraverso il proprio Presidente Architetto Paolo Bruni, invitato ad intervenite, ha detto che “La sostenibilità del costruito è legata ad una politica del progetto stesso che deve necessariamente saper coniugare costruzione e manutenzione nel tempo. Nel caso specifico delle infrastrutture di servizio, come quelle sportive, bisogna evitare gli inutili doppioni, fare economia delle risorse considerando il bacino di area vasta del territorio che va servito. La necessità di un approccio culturale, impone di dare centralità al Progetto di Architettura, inteso in una visione ampia e non puntuale, ripristinando una visione condivisa di città e di territorio. Per quanto riguarda i Giochi del Mediterraneo di Taranto, città capofila dell’arco Ionico Salentino, che ci ha visto formalmente coinvolti in un processo che procede in autonomia e di cui, come categoria, non ne condividiamo le modalità di approccio ai vari interventi iniziando da quello di punta dello stadio del nuoto.”

La celebrazione della” Giornata “è stata aperta con l’Inno degli Azzurri e con il Canto degli Italiani spiegato e intonato dal Tenore Francesco Grollo, nella versione originale, possente e dinamica di canto di popolo.

I saluti istituzionali sono stati introdotti dal presidente del CONI Giovanni Malagò, seguito da quello del Presidente e Amministratore delegato di Sport e salute Vito Cozzoli, del Capo del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile Prefetto Laura Lega, del Prefetto di Roma Lamberto Giannini già Capo della Polizia e da un messaggio indirizzato al prefetto Francesco Tagliente organizzatore dell’evento dal Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi

L’ing. Paolo Ghezzi, Responsabile scientifico del Master in Gestione e controllo dell’ambiente (Geca) della Scuola Superiore di Studi Universitari Sant’Anna di Pisa, ha affrontato il delicato tema della “Sostenibilità globale. Cambiamenti climatici ed effetti sociali planetari”.  Con una interessantissima lectio magistralis. L’ing Paolo Ghezzi ha sottolineato che “La trasversalità delle discipline e la diffusione dei relativi impianti sportivi costituiscono un eccezionale opportunità per valutare e costruire modelli di sostenibilità misurabile, in grado di rendere ambientalmente ed economicamente più efficienti strutture e introdurre un nuovo approccio al loro utilizzo. E’ oggi possibile, anzi necessario, mettersi in gioco con apertura e trasparenza per comprendere a quale punto del cammino il mondo sportivo sia realmente arrivato rispetto gli obiettivi del “Green Deal” e del “Piano d’Azione per la Nuova Economia Circolare”

Sono poi intervenuti l’ing. Luigi Ludovici, Responsabile Ufficio Sport e Periferie e Sviluppo Impiantistica Sportiva di Sport e Salute S.p.A. sulla “Consistenza degli impianti sportivi italiani. L’ing. Ludovici ha sottolineato “Il censimento degli impianti sportivi, realizzato da Sport e Salute, è uno strumento fondamentale nell’ottica di una rifunzionalizzazione del patrimonio impiantistico esistente, può consentire l’adozione di un nuovo paradigma per la programmazione degli interventi che muova dalla conoscenza della collocazione degli impianti, del loro stato di funzionamento e del rapporto tra domanda e offerta sportiva.”

L’architetto Gino Zavanella Capo Progetto del nuovo Stadio della Juventus, Bologna, Cremona, Perugia e per ultimo di quello di Taranto in vista dei Giochi del Mediterraneo, ha affrontato il tema dei “Criteri di sostenibilità ed efficienza nella progettazione degli impianti sportivi e nella loro gestione” “Oggi – ha detto l’ing. Zavanella – il tentativo è quello di progettare uno Stadio che venga usato sette giorni su sette preparando la città ad accogliere una struttura che necessita di una rete viaria e parcheggi al fine di non andare nel caos ogni volta che c’è una partita; Progettare uno stadio significa inserire un contenitore, che certamente è il più capiente della città, che nel giorno del mach day deve potersi caricare e scaricare nel più breve tempo possibile (anche se l’obiettivo resta quello di ottenere una permanenza più lunga). Significa anche e soprattutto trovare quelle funzioni che permettono di utilizzare queste architetture i tanto nominati “7 giorni su 7”.

Il prof Tiberio Daddi Professore dell’Istituto di Management – Laboratorio Sustainability Management Scuola Superiore Sant’Anna ha completato i contributi accademici trattando della sostenibilità ambientale nel calcio parlando delle “Buone pratiche per una gestione ambientale nel calcio”.  Il prof Daddi ha presentato alcuni dei risultati raggiunti all’interno dei 4 progetti internazionali finanziati dalla Commissione europea in cui la Scuola S. Anna partecipa insieme a Federazioni e club nazionali e internazionali. Invitato dal prefetto Francesco Tagliente  moderatore dei lavori a approfondire il ruolo dei tifosi, il prof Daddi ha chiarito che “Il ruolo dei tifosi è sicuramente importante nell’ambito della gestione ambientale del calcio in quanto da un lato con comportamenti più virtuosi (mobilità sostenibile, raccolta differenziata negli stadi, etc.) possono contribuire a ridurre gli impatti ambientali, dall’altro rappresentano uno dei portatori di interessi verso i quali i club vorrebbero valorizzare il loro impegno sui temi della sostenibilità. Secondo una survey questionaria che abbiamo condotto nel 2022 intervistando circa 1500 tifosi italiani e svedesi, l’86% dei rispondenti ha dichiarato che il calcio dovrebbe impegnarsi nella riduzione dei propri impatti ambientali mentre il 69% ha risposto che frequenterebbe una partita di calcio più volentieri se sapesse che essa è stata organizzata in modo sostenibile.”

Il prefetto Francesco Tagliente ha invitato a partecipare anche Presidenti e rappresentanti delle Federazioni e degli altri organismi del CONI, gli atleti olimpici dei Gruppi sportivi delle Fiamme Oro – di cui faceva parte come Azzurro di Lotta – e  i protagonisti della prima ora dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, antesignani della sostenibilità ambientale nel mondo del calcio che sin dal 2001 iniziarono ad occuparsi di sostenibilità ambientale affrontando il fenomeno della violenza negli stadi con un progetto pluriennale finalizzato a superare le criticità “strutturali” nella costruzione degli impianti sportivi e quelle “ambientali” nella gestione delle tifoserie.

È bene evidenziare – ha sottolineato Tagliente – che la sostenibilità ambientale nel mondo dello sport si consegue in due direzioni. In primo luogo adottando criteri di sostenibilità ed efficienza nella progettazione degli impianti sportivi pianificando anche la fase della gestione dell’impianto per evitare che dagli investimenti pubblici su strutture senza futuro consegua una ferita per il paesaggio e per l’ambiente. È sotto gli occhi di tutti il degrado in cui versano alcune strutture sportive abbandonate al degrado che deturpano l’ambiente. Sull’altro versante intervenendo sul piano della Sostenibilità ambientale nella pianificazione e gestione delle misure organizzative per ridurre le criticità “ambientali” in tema di mobilità dei tifosi accoglienza, aree di sicurezza, afflusso e deflusso.

Prima del termine dei lavori l’appello del prefetto Francesco Tagliente agli Atleti Olimpici e Azzurri a condividere i valori dell’ANAOAI guardando al benessere delle future generazioni anche promuovendo i principi e i valori della dello sport e della Repubblica sperando così di poter mettere un freno ai cattivi educatori ritenuti corresponsabili del degrado etico e morale di giovani bulli e baby gang.

I lavori sono stati conclusi da un applauditissimo intervento della mitica nuotatrice e giornalista Novella Calligaris nella veste di Presidente nazionale dell’Associazione Olimpici e Azzurri d’Italia.

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