La Regione Sicilia sospende l’asta per i 19 cavalli e 6 asini destinati al macello. Brambilla, vittoria!!

AgenPress – Il dipartimento Sviluppo rurale della Regione Siciliana ha sospeso l’asta degli equidi a cura dell’Azienda pilota regionale per l’allevamento dell’asino di razza Ragusana, a Calaforno. La sospensione, per effetto di una determina odierna a firma del dirigente generale del Dipartimento, è stata decisa nelle more “che nel più breve tempo possibile, si trovi una soluzione alternativa alla eventuale cessione dei capi oggetto della procedura di evidenza pubblica”.

Il provvedimento, sottolineano dalla Regione, “è stato assunto nel rispetto del piano di interventi del Dipartimento che ha come obiettivi prioritari la conservazione dell’asino ragusano e la valorizzazione dell’aera demaniale di Calaforno”.
“L’appello mio e di tanti animalisti, siciliani e non, è stato accolto: l’asta degli asini e dei cavalli del Parco forestale di Calaforno è sospesa: il bel segnale che aspettavamo e una bella vittoria. Grazie al presidente Schifani”, ha detto l’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, commentando la decisione di non procedere alla vendita “in blocco” di 19 cavalli e 6 asini considerati “in soprannumero” dalla struttura e quindi destinati, per lo più, al macello.

Ieri l’on. Brambilla si era rivolta, sul “Giornale”, direttamente al nuovo presidente della Regione, Renato Schifani, con la richiesta di salvare gli animali. “Sono certa – aveva dichiarato – che il presidente Schifani, di cui ben conosco la sensibilità, sta già considerando di annullare l’asta dei cavalli e degli asini del parco forestale di Calaforno e di invitare il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale ad adottare soluzioni alternative: o sterilizzare gli animali e lasciarli dove sono oppure consentire, con un nuovo bando, la cessione ad associazioni animaliste o impegnate in programmi di pet therapy.

Altrimenti la maggior parte degli animali, venduti in blocco, finirà al macello, invece di allietare i visitatori del parco, soprattutto i più piccoli. Sarebbe davvero un bel segnale se il nuovo presidente come primo atto, o uno dei primi atti, del suo governo decidesse di graziare questi animali innocenti”.

Così è stato. Cavalli ed asini, miracolosamente scampati all’incendio che un anno fa aveva ucciso parecchi animali del Parco, al momento restano dove sono e non rischiano di diventare subito bistecche o insaccati: l’apertura delle buste con le offerte era originariamente prevista per il 19 ottobre.

Fonte, nelcuore.org

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