La leggerezza della cultura รจ nel relativismo di una scuola senza tradizione e conoscenza della letteratura

AgenPress. Non esistono scrittori conservatori. In letteratura. Perchรฉ non puรฒ esistere una letteratura conservatrice. Ben altro รจ affermare che c’รจ un pensiero conservatore. รˆ una differenza sostanziale di fondo che riguarda il percorso filosofico e la trama di una cultura ideologica. La letteratura รจ lingua non solo dimensione onirica, visione narrante, definizione esistenziale, griglia mitico-simbolica, ricostruzione storica, realismo geografico-archetipico. Non si intrecci letteratura e conservazione. In letteratura la conservazione puรฒ diventare un feticcio. Completamente altro รจ mettere sulla scacchiera della discussione il valore della tradizione in letteratura. In realtร  in letteratura non puรฒ esserci “conservazione”. Conservazione รจ restaurazione?

LA LETTERATURA รˆ TRADIZIONE

La letteratura non conserva perchรฉ non restaura. La lingua della letteratura รจ sempre proposta “rivoluzionaria”, ovvero innovazione. Non esistono scrittori conservatori. Non esiste una letteratura conservatrice. Perchรฉ la letteratura non conserva ma trasforma in atto identitario la memoria. Il nodo di Gordio รจ proprio qui. Dalle civiltร  moderne, ovvero da Dante, all’epoca di Franco Battiato l’errore รจ stato quello di confondere la “conservazione” con la “tradizione”. De Maestre non fu conservatore come si vorrebbe affermare. Fu un tradizionalista e la differenza รจ tanta.

La conservazione vive di retaggi e macerie. La tradizione resta fedele ad una ereditร  di tempo e di esistenza ma sa cogliere e raccogliere le innovazioni. Franco Battiato รจ la sintesi di un linguaggio della tradizione. Prezzolini non amรฒ mai la conservazione, anche se spesso si รจ parlato di uno scrittore e pensatore dentro il concetto di conservazione. Fu dentro la Tradizione. Perchรฉ fu un rivoluzionario. Prezzolini fu un uomo libero. Attenzione perรฒ. Il tradizionalista non รจ mai progressista.

Bisognerebbe pensare a queste opposizioni: tradizionalista e progressista. Il progressista รจ conservatore. Si pensi al Pasolini della letteratura che diventa passione. Siamo sulla riga di una lettura ideologica. Oggi il marxismo รจ conservazione. L’esistenzialismo รจ tradizione da Socrate a Masullo in una metafisica propriamente ontologica. Penso a Mann a Musil a Kafka a Ionesco a Kundera a Grisi a Bevilacqua a Battaglia.

LA LETTERATURA รˆ RIVOLUZIONE

In questo viaggio la sua (di Prezzolini) breve storia della letteratura italiana รจ un testamento che supera abbondantemente la valenza di conservazione per porre all’attenzione il senso di un tradizionalismo tra illusione della modernitร  e funzione della dimensione della innovazione. La letteratura รจ sempre rivoluzionaria e quindi รจ rivoluzione.
L’uomo in rivolta di Camus รจ, in fondo, il deserto di Buzzati che รจ la voce piรน provocatoria del Novecento tra solitudine e contemplazione. Buzzati fu uno scrittore libero.
Bisogna stare molto attenti nel non confondere, e la confusione soprattutto di chi guarda la letteratura da un oblรฒ annebbiato รจ tanta, la conservazione, la tradizione, il realismo – verismo, la ragione illuminante, il passato, la memoria, il ricordo e l’ideologia del passato. Da questo punto di davanzale la letteratura, un solo esempio, siciliana รจ fondamentale. Da Verga a Pirandello, da Tomasi di Lampedusa a Sciascia. Un intreccio nel quale si motivano il reale, il vero, la certezza, l’estetica in un viaggio alla ricerca della tradizione. Quattro elementi che sono la chiave di lettura della Tradizione sia letteraria che filologica, sia antropologica che filosofica.
La letteratura che resta, soprattutto tra Otto – Novecento, ha bisogno ormai di un incontro costante tra il pensiero e i personaggi e non tra i personaggi e gli ambienti. Ovvero il dialogo tra letteratura e filosofia รจ “strategico”. Nel concetto di conservazione ci sono affollamenti ideologici e non metafisici.
Tomasi di Lampedusa รจ tradizione. Tomasi fu un uomo libero. Mai conservazione. Il suo dialogare di politica รจ l’ambiguitร  della necessitร . La Tradizione รจ oltre la conservazione.

BERTO NELLA TRADIZIONEย  E PASOLINI CONSERVATORE

Il mio Giuseppe Berto non รจ mai dentro la conservazione: dal male oscuro sino alla gloria. Si puรฒ pensare Berto come conservatore? Assolutamente no.ย  รˆ rivoluzionario in tutto. Il suo durissimo scontro con Pasolini riguarda proprio ciรฒ. Berto tradizionalista nella innovazione. Pasolini conservatore retaggio del marxismo. La tradizione primeggia in Berto. La tradizione รจ impattare il tempo che non c’รจ piรน, ovvero la memoria, con il tempo del presente che fa rivivere, nel modello proustiano, il tempo della ricerca del perduto. Una volta, tanto tempo fa, si discuteva di una letteratura di destra o di sinistra. Infatti la sinistra รจ sempre piรน conservazione. La destra, direbbe Boccioni รจ rivoluzione. Si pensi a Gramsci. รˆ un conservatore manifesto al quale si lega Pasolini e il resto. Gentile รจ Tradizione a cominciare dal suo Vico.

TRADIZIONE E INNOVAINNOVAZIONEย 

Proust รจ fondamentale. Proprio quest’anno cade il centenario della morte di Proust e si potrebbe aprire una straordinaria dialettica. Ma Proust non รจ conservazione. Resta tradizione nella letteratura e nella vita. รˆ luce di un Novecento letterario che rivoluzione il passato manzoniano innovandolo.
Quando la letteratura e vita si chiamano esteticamente Gabriele D’Annunzio. Infatti tutto parte dal tradizionalismo rivoluzionario del Futurismo e da Gabriele che non รจ mai conservazione.

Marinetti รจ il completo attraversamento di un Novecento che รจ tradizione rivoluzione. Ma il Futurismo si incide nel Novecento a partire dal 1903 – 1905 e non dal 1909 con il Manifesto. D’Annunzio, come Ungaretti, nasce dentro il futurismo. L’ermetismo nasce dentro il futurismo. Le avanguardie sono la tradizione che si innova. La conservazione รจ la semplificazione di tutto ma non il tutto che abita la tradizione e la bellezza sempre. Marinetti e D’Annunzio furono scrittori e uomini liberi.
Come si fa a conservare in letteratura? Nella lingua? Nelle forme? Nell’estetica?ย  Non si conserva nulla neppure in termini antropologici. Si tramanda. Si eredita. Si attraversa. Allora? Si pensi a ciรฒ che compie in letteratura Tommaso Landolfi. Non conserva. Consacra la tradizione nella rivoluzione dei modello contemporaneo. Perchรฉ la rottura sta nel non aver compreso che il moderno, l’attuale e il contemporaneo non sono la stessa cosa. Io non amo la moderna ma vivo nel contemporaneo traducendo la traduzione in attuale di pensiero senza dare logica alla conservazione. Francesco Grisi fu un grande maestro.

In letteratura non esistono scrittori conservatori che siano scrittori veri. Esiste, invece, una letteratura della e nella tradizione che non dimenticando rivoluzionano. Berto Ricci รจ un’altra esemplare testimonianza di rivoluzionario tradizionalista. Perchรฉ? Perchรฉ tutto ruota intorno all’enigma del tempo, del mistero – mito, del sogno.

TRADIZIONE UNA PEDAGOGIA FORTE

Il tempo ha le sue porte tra Occidente ed Oriente. Ovvero tra Ulisse ed Enea. Mosรจ verrร  dopo.I quali non sono conservazione. Certamente Tradizione. Da qui tutto nasce. Da Omero – Ovidio a Nietzsche. Dal mito alla filosofia del mito sino ad Emanuele Severino che coniuga la tradizione letteraria al pensiero profetico. Il suo lavoro su Leopardi รจ un testamento. Appunto รจ cosรฌ se si conosce il tramite-radicamento letteratura-filosofia.

Il conservatore Prezzolini รจ il tradizionale nella rivoluzione. Cardarelli รจ la rivoluzione del mondo rondesco. Eugenio Corti รจ la tradizione che il mondo letterario moderno non ha accolto. Morselli รจ rivoluzione nella trasformazione del realismo. Morselli fu uno scrittore libero. Pavese รจ tradizione dell’ereditร  di Leucรฒ. Il resto รจ fatto di leggerezza e la si affida a Calvino e a Pasolini tra conservazione e ideologia. Furono marxisti. Il discorso nella complessitร  delle letture si presenta con una interpretazione che riguarda il legame tra linguaggi, stili, eleganza della parola, conoscenza e saperi. Una pedagogia la cui centralitร  รจ l’uomo.

UNA SCUOLA SENZA PENSIERO E NON LIBERA

Letteratura e conoscenza antropologica dell’uomo รจ un percepire quella metafisica che รจ dentro la tradizione. Maria Zambrano che sempre legรฒ letteratura e filosofia abitรฒ, da rivoluzionaria e anticonformista, la tradizione restando tra Pirandello e Seneca. La letteratura รจ un viaggio nella tradizione che rivoluziona. Da Tozzi a Gallian, da Tomasi di Lampedusa ad Alberto Bevilacqua, l’ultimo vero grande scrittore del Novecento. Ma non esiste una cultura condivisa. Non puรฒ esistere. Tanto meno una letteratura. Soprattutto nel tempo della leggerezza portata agli estremi da una scuola che non ha piรน un pensiero forte o pensante. Il dramma vero oggi รจ dato da una scuola senza pensiero autonomo. Anzi senza pensiero. Le antologie scolastiche adottate sono la semplificazione del relativo che imperversa nel mondo della scuola. Mi ripripeto. La leggerezza della cultura รจ nel relativismo di una scuola senza tradizione della letteratura. La scuola impallina il pensiero libero e autonomo. Crea schemi provenienti da una ideologia predominante. La tragedia vera รจ che manca una scuola libera dai saperi dominanti. Ovvero primeggia una scuola leggera relativa e stanca.

Pierfranco Bruni (Vice Presidente Nazionale Sindacato Libero Scrittori Italiani Roma)

 

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie