La Fed rialza i tassi di interesse dello 0,25%. La guerra russa contro l’Ucraina sta creando enormi difficoltà economiche

AgenPress – La Federal Reserve, la banca centrale americana, ha annunciato un nuovo aumento dei tassi di interesse di 25 punti base (in termini pratici dello 0,25 per cento), portandoli fino a un intervallo compreso tra il 4,50 e il 4,75%, il più alto dal settembre del 2007.

Lo riferisce in una nota, al termine dell’ultimo incontro il Fomc (il comitato di politica monetaria della Federal reserve).

“La guerra della Russia contro l’Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche e sta contribuendo all’elevata incertezza globale. Il Comitato è molto attento ai rischi di inflazione”, scrive la Fed.

A motivare la decisione, l’inflazione, che ha rallentato la corsa ma resta elevata e per questo rende necessari i nuovi rialzi dei tassi, riferisce la banca centrale americana in una nota, al termine della due giorni di riunione. “L’inflazione rimane elevata, a causa degli squilibri della domanda e dell’offerta legati alla pandemia, all’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia e a pressioni più ampie sui prezzi”.

È l’ottavo aumento consecutivo e ha l’obiettivo di cercare di contenere l’inflazione, cioè l’aumento generalizzato del livello dei prezzi.

“Nel determinare l’entità dei futuri rialzi terremo conto degli sviluppi economici e finanziari. Siamo fortemente impegnati a far tornare l’inflazione al target del 2%”, mette in evidenza la nota, dalla quale emerge che la Fed ha votato all’unanimità per il rialzo dello 0,25%.

La Federal Reserve ha dunque ribadito che saranno ancora necessari altri rialzi dei tassi d’interesse, ma probabilmente a un ritmo inferiore rispetto a quello tenuto negli ultimi 7-8 mesi, dato che nel comunicato pubblicato non si parla più di “passo” dei rialzi, ma di “entità” di questi in relazione alla situazione economica.

È al tempo stesso però un aumento minore di quello deciso negli ultimi mesi: l’ultima volta che la Federal Reserve aveva alzato i tassi d’interesse di 25 punti era il marzo dello scorso anno, e da lì in poi li aveva alzati per quattro volte di 75 punti e a dicembre di 50 punti. È un segnale che l’economia sta progressivamente migliorando e che l’inflazione sta gradualmente scendendo.

I tassi d’interesse sono quelli a cui le banche centrali prestano denaro alle altre banche, in pratica il costo del denaro. Storicamente, l’innalzamento dei tassi è lo strumento migliore a disposizione delle banche centrali per mettere l’inflazione sotto controllo, perché aumentando il costo del denaro si riducono i fenomeni che portano a un aumento dei prezzi.

Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha spiegato che è ancora presto per dire che l’economia mondiale sia effettivamente stabile, e che nei prossimi mesi è probabile che ci saranno ancora altri aumenti dei tassi d’interesse del livello di quello deciso mercoledì.

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