La Cina critica Giorgia Meloni per il sostegno a Taiwan. “Inaccettabile comportamento di Pechino”

AgenPress –  “Taiwan è una parte inalienabile della Cina. La questione di Taiwan riguarda la sovranità e l’integrità territoriale cinese. Gli affari di Taiwan  sono puramente affari interni della Cina e non tollerano interferenze esterne. Il principio di una sola Cina è il consenso della comunità internazionale e la norma fondamentale delle relazioni internazionali, nonché la premessa politica e la base con cui la Cina stabilisce e sviluppa le relazioni diplomatiche con tutti i Paesi, Italia compresa.

Così il portavoce dell’ambasciata cinese in Italia replica alle affermazioni rilasciate dalla leader Fdi Giorgia Meloni su Taiwan in un’intervista alla Cna, l’agenzia di Taiwan.

Giorgia Meloni aveva affermato che “senza dubbio, se c’è un governo di centrodestra, è certo che Taiwan sarà una preoccupazione fondamentale per l’Italia”.

Meloni ha espresso sostegno a Taiwan e ha criticato le azioni  della Cina in tutto il mondo e le loro implicazioni per l’Italia e l’UE. Ha espresso, inoltre, una “sincera amicizia”, ​​e di aver “seguito da vicino con disagio” ciò che sta accadendo intorno a Taiwan a causa delle intensificate minacce cinesi.

“Si tratta di un comportamento inaccettabile da parte di Pechino, un comportamento che condanniamo fermamente, insieme a tutte le democrazie del mondo libero”.

L’UE deve “dispiegare tutte le armi politiche e diplomatiche a sua disposizione” e “fare più pressione possibile” per impedire alla Cina di provocare qualsiasi conflitto militare nello Stretto di Taiwan, ha affermato Meloni, secondo cui un’azione militare cinese avrebbe ripercussioni anche sui rapporti commerciali tra Pechino e Bruxelles: “Non dimentichiamo che l’Unione europea è anche un mercato di sbocco chiave per la Cina, che rischia di essere chiuso se decidesse di attaccare l’isola”.

Sulla partecipazione dell’Italia alla Nuova via della Seta (Bri, Belt and Road Initiative) – l’iniziativa di connettività globale promossa da Pechino – la leader di Fratelli d’Italia non ha dubbi: l’adesione nel 2019 è stata “un grosso errore” e “difficilmente” si possono prevedere le condizioni politiche per un rinnovo del protocollo d’intesa tra Roma e Pechino nel 2024, anche in considerazione del trattamento riservato agli attivisti di Hong Kong e alle minoranze etniche dello Xinjiang.

“Spero che il tempo serva a Pechino per abbassare i toni e fare qualcosa di concreto per il rispetto della democrazia, dei diritti umani e della legalità internazionale”, ha proseguito Meloni, che in caso di vittoria alle elezioni del 25 settembre e di guida del governo è intenzionata ad assistere, nell’ambito del progetto dell’Unione europea Global Gateway, quei “Paesi che non vedono alternativa alla penetrazione cinese”.

 

 

 

 

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