L’ opinione di Roberto Napoletano. Anche sulla fibra il potere logora

AgenPress – Evitate per piacere il solito pasticcio all’italiana. Non se ne può proprio più perché siamo al punto finale della storia e in troppi continuano a girarsi dall’altra parte. Fanno finta di non capire e perdono tempo con i giochetti di sempre. Per noi al Paese serve una società pubblica con la Cdp come azionista di maggioranza, poi tutti gli altri con pari diritti e una governance indipendente.

Perché esattamente come è avvenuto con Terna e con Snam per le reti elettriche e del gas, si possa fare il massimo degli investimenti pubblici e si porti la fibra che è la rete del futuro anche nel più sperduto Comune del Mezzogiorno. Siamo al bivio della storia. Si tratta di ripetere la scelta strategica della nazionalizzazione elettrica del primo centrosinistra che portò la rete elettrica nel Mezzogiorno – altrimenti non ci sarebbe mai arrivata – e consentì così la stagione della grande chimica e della grande siderurgia con le due Italie riunite.

Oggi si tratta di ripetere con maggiore urgenza e maggiore impegno la scelta di allora per rendere possibile la piattaforma euromediterranea della grande logistica e della grande portualità, mettere in rete le eccellenze universitarie dell’intelligenza artificiale (sono a Cosenza, non a Milano) e l’industria innovativa che c’è e quella che si sarà in grado di attrarre, favorire il turismo stanziale e così via. Solo in questo modo si può dare all’Italia l’unica speranza concreta per imboccare l’unica strada possibile che il Paese ha di tornare a crescere a livelli sostenuti. Ogni ripetizione è voluta.

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