Kenya. Oltre 100 adepti della setta keniana “Good News International Church” trovati morti

AgenPress. Anche un altro “telepredicatore” è stato posto sotto indagine per il massacro di oltre 100 adepti della setta keniana “Good News International Church”, trovati morti nella foresta di Shakahola.

Ezekiel Odero, un ricco telepredicatore che vanta un enorme seguito nel suo “New Life Prayer Centre and Church”, è indagato per una serie di accuse tra cui omicidio, favoreggiamento del suicidio, rapimento, radicalizzazione, crimini contro l’umanità, crudeltà sui minori, frode e riciclaggio di denaro.

I pubblici ministeri accusano Odero di legami con il leader della setta “Good News International Church”, Paul Nthenge Mackenzie, che è in custodia con l’accusa di terrorismo per la morte di oltre 100 persone, molte delle quali bambini, da lui convinte a digiunare fino alla morte per stenti “al fine d’incontrare Gesù” (anche se alcune vittime secondo le prime autopsie sono state uccise).

I pubblici ministeri hanno presentato documenti in tribunale in basi ai quali ritengono che Odero e Mackenzie condividono una “storia di investimenti aziendali”, inclusa una stazione televisiva utilizzata per trasmettere “messaggi radicalizzati” ai fedeli. Secondo le autorità keniane tra le persone trovate morte nella foresta di Shakahola vi sarebbero alcuni adepti di Odero.

In una dichiarazione in tribunale all’inizio di questa settimana, Odero ha affermato di voler “dissociarsi fortemente” da Mackenzie e di non essere d’accordo con i suoi insegnamenti.
Nel frattempo la Chiesa cattolica insieme ad altre formazioni religiose chiede alle istituzioni pubbliche di rafforzare i controlli sui “nuovi fenomeni religiosi” che possono essere fonte di truffe o peggio ai danni della popolazione.

Il Presidente del Kenya William Ruto si è impegnato ad agire contro “chiese” e culti senza scrupoli che sfociano in fenomeni criminali.

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