Kazakistan. Decine di manifestanti uccisi. Dodici poliziotti morti negli scontri. La polizia arresta circa 2.000 persone

AgenPress – La situazione nella città kazaka di Almaty è ancora preoccupante, differentemente da altre città del paese dove si registrano negli ultimi due giorni dure proteste dopo l’annuncio dell’aumento delle tariffe del gas. “Le truppe sono arrivate in piazza e hanno iniziato a ripulirla dai rivoltosi”, riferisce un cronista dell’agenzia russa Tass. Saccheggiate anche le sedi di cinque stazioni televisive. Fino a questo momento – fanno sapere dal ministero dell’Interno – la polizia ha arrestato circa 2.000 persone in città accusate di aver partecipato ai disordini.

I manifestanti secondo i media ufficiali hanno anche assediato due ospedali: i “terroristi” stanno utilizzando civili come “scudi umani”, il che sta “complicando” le operazioni per ristabilire l’ordine.

Il bilancio degli scontri in Kazakistan è pesante: decine di manifestanti uccisi, un migliaio di feriti. Perdite anche tra le forze dell’ordine. Secondo quanto riferito dalla televisione, sarebbero almeno 18 gli agenti che hanno perso la vita durante gli scontri di ieri scoppiati in Kazakistan a causa del forte aumento dei prezzi del gas. Uno dei poliziotti sarebbe stato decapitato dalla folla inferocita. “Questo prova la natura terrorista ed estremista delle organizzazioni criminali”, sottolinea il comando di polizia. Il paese ha sospeso l’ingresso dei cittadini stranieri entro i propri confini.

Nel paese nelle ultime 48 ore si è registrato l’intensificarsi delle proteste iniziate domenica scorsa: edifici governativi sono stati date alle fiamme così come le auto delle forze dell’ordine. Assaltati anche le stazioni della polizia. L’ufficio del governo a seguito dell’escalation di violenza ha annunciato di aver reintrodotto per 180 giorni un tetto ai prezzi di benzina, gasolio e gas di petrolio liquefatto.

La situazione sta tornando alla normalità nella capitale Nur-Sultan, dove si stanno creando lunghe file ai bancomat nel tentativo di prelevare contante, dopo che la banca centrale ha annunciato la sospensione delle operazioni. Le strade sono affollate ma non sono in corso proteste, riferisce il corrispondente dell’agenzia russa Tass, internet è ancora bloccato e la polizia pattuglia la città.

La banca centrale kazaka intanto ha sospeso le operazioni delle banche e della borsa valori del Paese allo scopo di proteggere “la salute e la vita del personale del settore finanziario” mentre sono in corso le “operazioni antiterrorismo” per riferice il portavoce Olzhas Ramazanov. Lo stop è per ora previsto solo per la giornata di oggi.

La compagnia aerea kazaka Air Astana ha comunicato di aver cancellato tutti i voli fino al 7 gennaio a causa dell’assenza di connessione internet. Gli aeroporti delle città di Almaty, Aktay e Aktobe sono chiusi in seguito alle violente proteste. L’aeroporto di Almaty, fa sapere un funzionario, è stato devastato dai dimostranti che lo avevano occupato. Le aree del terminale e del duty free sono state distrutte e saccheggiate. Le forze di sicurezza hanno ripreso alcune ore fa il controllo dello scalo. Le autorità aeroportali hanno inoltre comunicato la sospensione di tutti i voli da Mosca verso Almaty e Nur-Sultan.

Anche le compagnie aeree degli Emirati arabi flydubai e Air Arabia, hanno annullato i voli per Almaty così come la tedesca Lufthansa a causa degli “ulteriori sviluppi” avvenuti nella capitale finanziaria.

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