Istat: sommerso e illegale valgono 203 mld

UNC: dati demoralizzanti, non degni di un Paese civile


AgenPress. Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, nel 2019 l’economia non osservata vale circa 203 miliardi di euro mentre quella sommersa 183.

Dati demoralizzanti, non degni di un Paese civile. I progressi ottenuti contro l’evasione sono a dir poco deludenti. Quanto al lavoro nero, temiamo che le mille assunzione all’Ispettorato nazionale del lavoro previste nel Dl Fisco siano del tutto insufficienti sia a contrastare gli incidenti sul lavoro, una vergogna nazionale, sia la piaga sociale del lavoro nero” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.

Bisogna cambiare le regole, creando un contrasto di interessi tra datore di lavoro e lavoratore. Fino a che il dipendente che denuncia di aver lavorato in nero rischia di essere perseguito come evasore e di dover pagare le tasse arretrate, non si andrà da nessuna parte e la battaglia sarà persa” prosegue Dona.

“Anche i termini per contestare il licenziamento illegittimo, pari ad appena 60 giorni, sono assurdi per un lavoratore in nero che deve trovare le prove di essere stato un lavoratore di quell’azienda e di certo non facilitano l’emersione del fenomeno” aggiunge Dona.

Secondo i dati resi noti oggi, nel 2019 sono ancora 3 milioni e 586 mila le unità di lavoro irregolari, in calo di appena 57.000 rispetto all’anno precedente, -1,6%. Il valore aggiunto generato dal lavoro irregolare nel 2018 è pari a 78 mld e 34 mln, contro i 76 mld e 817 mln del 2019, ossia appena 1 mld e 217 mln in meno, con una flessione dell’1,56%.

“Si tratta di un miglioramento sconfortante” conclude Dona.

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