Istat. Compravendite immobiliari. +6,4% nel secondo trimestre 2022

AgenPress – Nel II trimestre 2022 sono 280.490 le convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari (+2,3% rispetto al trimestre precedente e +6,4% su base annua).

Nel confronto congiunturale, il settore abitativo segna variazioni percentuali positive in tutte le aree geografiche del Paese: Isole +6,6%, Centro +5,0%, Sud +4,7%, Nord-est +0,5% e Nord-ovest +0,1%. Il comparto economico è in crescita nel Centro (+1,8%) e nelle Isole (+1,3%), mentre è in calo nel Nord-est (-4,1%), nel Nord-ovest (-2,3%) e nel Sud (-0,6%).

Il 94,8% delle convenzioni stipulate riguarda trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo (266.008), il 4,8% quelle a uso economico (13.578) e lo 0,3% le convenzioni a uso speciale e multiproprietà (904).
Rispetto al II trimestre 2021 le transazioni immobiliari aumentano del 6,6% nel comparto abitativo e del 3,3% nell’economico.

Il comparto abitativo registra risultati positivi in tutto il Paese anche su base annua (Isole +16,0%, Sud +12,3%, Centro +10,5%, Nord-ovest +2,4%, Nord-est +2,2%, Città metropolitane +7,3% e piccoli centri +6,0%). Il settore economico cresce nel Centro (+8,4%), nel Sud (+7,5%), nel Nord-ovest (+3,7%), nei grandi e nei piccoli centri (rispettivamente +5,2% e +2,0%), mentre diminuisce nelle Isole (-5,8%) e nel Nord-est (-1,7%).

Sono 121.260 le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare (-0,1% rispetto al trimestre precedente e -0,9% su base annua). Su base congiunturale, queste risultano in calo nel Nord-est e nel Nord-ovest (rispettivamente -1,9% e -0,7%); in aumento nelle Isole e nel Centro (rispettivamente +5,6% e +1,2%), mentre nel Sud rimangono invariate (0,0%). Su base annua la crescita interessa le Isole (+3,6%), il Centro (+2,4%), il Sud (+2,3%) e le Città metropolitane (+0,2%), mentre nel Nord-est, nel Nord-ovest e nei piccoli centri si registra una riduzione (rispettivamente -5,3%, -1,8% e -1,9%).

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