Inghilterra. Uccisi due fidanzati messinesi: fermato un 21enne italiano. Madre ragazza: “siamo disperati”

AgenPress – Due fidanzati messinesi, Nino Calabrò, 26 anni, e Francesca Di Dio, 21, sono stati uccisi in un appartamento di Thornaby-on-Tees, comune della contea di North Yorkshire.

Lui, originario di Barcellona Pozzo di Gotto, si era trasferito in Gran Bretagna e lavorava in un ristorante; la ragazza, di Montagnareale, era andata a trovarlo per le vacanze di Natale. Per il duplice delitto, come riportano i media locali, la polizia ha fermato un 21enne italiano, ex coinquilino di Nino Calabrò  di origine siciliane. In un video postato da Francesca Di Dio su Instagram si vede la casa di Thornaby dove insieme ai due fidanzati c’è un altro ragazzo anch’esso italiano.

Il 21enne fermato dalla polizia locale è stato arrestato con l’accusa di omicidio. L’ispettore capo di polizia Peter Carr, sentito dai media britannici, ha detto: “Vorrei rivolgere un appello a chiunque sia passato davanti agli appartamenti di Thornaby Road, noto in precedenza come The Royal George Pub, tra le 10 e le 11 di mercoledì 21 dicembre. Se qualcuno stava passando e ha visto qualcuno agire in modo sospetto o qualsiasi attività sospetta, per favore ci contatti”.

Da un paio di giorni i due giovani non rispondevano alle telefonate dei genitori. I corpi senza vita sono stati trovati da alcuni amici nella casa dove Calabrò viveva. Il giovane era croupier al Grosvenor Casino di Stockton dopo aver lavorato a lungo in un ristorante della zona e viveva in Inghilterra dal 2019. Gli agenti della Cleveland Police sono al lavoro per perquisire la casa in cui soggiornavano i due fidanzati, mentre un cordone di polizia presidia l’intera zona.

“Siamo disperati, non pensavamo potesse mai accadere una cosa del genere, mia figlia era una ragazza solare, gentile e molto generosa”, dice la mamma di Francesca. “Amava il suo ragazzo ed era venuta qui in Inghilterra per trovarlo e stare con lui e poi sarebbe tornata presto a casa. Siamo in Inghilterra ma ancora non sappiamo nulla dagli investigatori su quanto accaduto. Stiamo andando proprio a parlare con loro e ci incontreremo anche con i genitori del ragazzo”.

“Spero presto si faccia chiarezza su quanto accaduto  e che presto possiamo tornare con il corpo della mia ragazza a casa”.

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