Incidenti Napoli, Romano (SIULP): “Frutto dei troppi tuttologi che si improvvisano esperti di ordine e sicurezza pubblica”

AgenPress. Esprimiamo plauso, solidarietà e vicinanza a tutti i Colleghi delle Forze di Polizia che ieri a Napoli, di fronte ad un’orda barbarica di delinquenti che scientemente e premeditatamente avevano programmato di devastare la città, hanno contenuto la loro furia con assoluta abnegazione affinché la follia violenta di questi criminali non causasse conseguenze ancora più gravi avendo evitato che le opposte tifoserie venissero a contatto.

Vicinanza, solidarietà e plauso  ai cittadini napoletani, che hanno dovuto subire la bieca violenza di delinquenti incalliti – che nulla hanno a che fare con gli alti valori dello sport e del calcio – per lo sfregio al patrimonio culturale e storico di Napoli, essendo da sempre città conosciuta per la sua ospitalità e integrazione, nonché riconoscimento al Governo tedesco per aver condannato, senza se e senza ma e  prendendone le distanze, il comportamento dei propri connazionali tenuto ieri a Napoli.

Condanna, cosa che amareggia e sconforta in modo insanabile le donne e gli uomini in uniforme che servono il Paese per garantire sicurezza e coesione,  che, invece, non abbiamo sentito o letto nelle parole e/o nelle comunicazioni di chi, nel nostro paese,  ha pensato bene, ancora una volta,  di utilizzare quella follia criminale come l’ennesima occasione per dare vita, in modo ideologico,  ad una nuova polemica partitica anziché esprimere solidarietà e vicinanza alle Forze di polizia e ai cittadini napoletani.

Così in una nota Felice ROMANO, Segretario Generale del SIULP commenta gli scontri avvenuti in occasione dell’incontro di calcio disputato ieri a Napoli e sul quale era già intervenuto dopo il decreto presidenziale del TAR Campania che aveva annullato l’ordinanza del prefetto di Napoli contenente le limitazioni ai tifosi tedeschi proprio per la riconosciuta pericolosità degli stessi.

Sarebbe ovvio, ma inutile, sottolineare che lo avevamo detto e a gran voce che sul terreno della gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica le valutazioni dell’Autorità di P.S. vanno considerate esclusive e ponderate perché basate sui precedenti, su risultanze info-investigative e che, quindi, ogni invadenza, soprattutto di chi non è addetto ai lavori e non dispone delle stesse conoscenze dell’Autorità, può solo causare ingerenze pericolose per la tenuta dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini.

Siamo certi, come già dimostrano i risultati investigativi dei colleghi della questura di Napoli che, al momento hanno già operato 8 arresti e identificato circa 500 ultrà tedeschi, che le Forze di Polizia, che come al solito sono le sole a pagare un caro prezzo per la strumentalizzazione ideologica e mediatica che si fa della gestione dell’ordine pubblico nel nostro paese, daranno una risposta appropriata per individuare il maggior numero possibile di quel branco di delinquenti che ieri hanno sfregiato Napoli anche se, purtroppo ribadendo ancora una volta che abbiamo “le armi spuntate” sotto il profilo normativo, questi delinquenti se la caveranno con poco o nulla andando ad alimentare ancora di più il già diffuso senso di impunità che li invoglia a dare sempre più sfogo alla loro inaudita e gratuita violenza.

Ecco perché, conclude il leader sindacale, auspichiamo che questa sia la volta buona per avere due risposte urgenti e non più rinviabili: la prima è che l’esecutivo ascolti chi quotidianamente oltre che operare su questo terreno paga sulla propria pelle l’assenza di norme che consentano pene immediate e certe; la seconda è che finalmente i tanti, troppi esperti di sicurezza formatesi nei talk show o di quelli che pontificano asserendo sempre di conoscere cosa devono fare gli altri e non loro, comprendano che è bene che la gestione dell’ordine e della sicurezza pubblica, che non deve rimanere scevra da valutazioni critiche purché non sconfinino in abnormi interferenze, è e deve restare appannaggio dell’Autorità di P.S. che da sempre si è dimostrata, a prescindere dai colori politici dell’esecutivo di turno, in grado di garantire la coesione sociale e la tutela della democrazia.

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