In tutti gli ospedali della ASL Bari si eseguiranno esami tossicologici per accertare i reati stradali

Siglato questa mattina un protocollo di intesa fra azienda sanitaria e Procura


AgenPress. ASL Bari metterà a disposizione della Procura e delle forze dell’ordine i suoi presidi ospedalieri per effettuare esami tossicologici con finalità medico legali, utili ad accertare i reati stradali. E’ quanto è stato sottoscritto oggi in un protocollo di intesa siglato fra il direttore generale dell’azienda sanitaria Antonio Sanguedolce e il Procuratore di Bari, Roberto Rossi, con l’obiettivo di regolamentare le modalità e le procedure operative inerenti gli accertamenti previsti dal codice penale in merito ai reati di guida in stato di ebrezza, guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti e omicidio stradale.

“Il nuovo protocollo rappresenta una importante forma di collaborazione fra ASL e autorità giudiziaria che, grazie al lavoro dei sanitari, potrà avere riscontri tempestivi e certi sulla natura di determinati reati commessi alla guida di un veicolo-  ha commentato il dg Asl, Antonio Sanguedolce, – e ci siamo impegnati anche a fare investimenti futuri come l’acquisizione di un gascromatografo che sarà dedicato a questo tipo di attività”.

Gli esami tossicologici sia su matrice ematica che urinaria in caso di reati stradali avranno una finalità medico legale e saranno dunque effettuati in tutti i sette presidi ospedalieri della ASL nei pronto soccorso e presso le Unità Operative di Patologia Clinica della: saranno indagini di primo e secondo livello, secondo procedure che prevedono una precisa catena di custodia dei campioni per assicurarne integrità e validità.

Sarà invece l’unità di Tossicologia clinica dell’Ospedale Perinei di Altamura a  centralizzare tutti i campioni ed effettuare le analisi richieste da forze dell’ordine e autorità giudiziaria per verificare l’abuso o meno di alcol o sostanze stupefacenti da parte del possibile reo conducente del veicolo. Il Presidio Ospedaliero di Altamura, esegue infatti dosaggi sia su matrice urine sia su matrice sangue.

Tutti i risultati positivi ai test di primo livello devono essere confermati, utilizzando una tecnica separativa cromatografica, accoppiata ad una tecnica di rivelazione, quale la spettrometria di massa. Un campione trovato positivo con test di immunochimica (matrice urinaria e/o ematica), se non convalidato da test di conferma, è privo di valore medico legale.

 “La presenza capillare dei pronto soccorso sul territorio che potranno effettuare questi esami consentirà all’autorità giudiziaria di avere certezza che possibili reati stradali siano stati compiuti sotto effetto di sostanze psicotrope e di conseguenza di reprimere gli stessi – spiega il dottor Vincenzo De Filippis, direttore del Dipartimento rischio clinico e qualità della ASL –  non solo, le autorità competenti potranno accertare tempestivamente la sussistenza dello stato alcolemico o di stupefazione dei conducenti dei veicoli e di poter porre in essere le misure di legge previste”.

Come definito dal protocollo di intesa, per il prelievo dei campioni ematici e la raccolta dei campioni urinari sarà utilizzato un apposito kit predisposto e distribuito dalla ASL, nel rispetto della privacy. I test servono a verificare la presenza nell’organismo del conducente di droghe da abuso.

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