Il nuovo Apple Iphone 14 Pro

Seguendo una tradizione ormai molto consolidata, all’inizio di settembre anche quest’anno Apple ha organizzato un evento in grande stile per presentare ufficialmente le nuove versioni di alcuni dei suoi prodotti di punta, in particolare, è stato il giorno dell’iPhone 14 (standard e Pro), che è stato lanciato insieme alla nuova lineup di dispositivi indossabili: gli orologi intelligenti Apple Watch, anche nella nuovissima versione Ultra, e la seconda generazione di auricolari Airpods Pro. Abbiamo testato il nuovo iPhone 14 Pro, che presentiamo nelle prossime pagine insieme a un approfondimento su tutte le altre novità presentate da Apple.

 

Collegamenti rapidi:

La maggior parte delle novità presentate mostra solo piccoli aggiornamenti

Un catalogo Rinnovato

Sicurezza e protezione

Iphone 14 Pro e Pro Max

La Sezione Fotografica

 

La maggior parte delle novità presentate mostra solo piccoli aggiornamenti. L’evoluzione degli smartphone prosegue ormai da molti anni lungo solchi tracciati da tempo, con una progressiva crescita nella potenza e nella dotazione che non si traduce più in un’esperienza d’uso radicalmente diversa rispetto al passato. Alcuni produttori stanno cercando nuove strade proponendo dispositivi pieghevoli e nuovi fattori di forma, ma Apple continua a tenere fede alla sua reputazione di azienda molto conservatrice, capace di rielaborare tecnologie e soluzioni sperimentate da altri offrendo ai suoi utenti un’esperienza d’uso coesa e soddisfacente, ma certamente non all’avanguardia nella sperimentazione di innovazioni rivoluzionarie. L’evento di lancio dei nuovi iPhone conferma in gran parte questa tendenza: le novità ci sono, e sono anche abbastanza significative, ma l’evoluzione prosegue per piccoli passi, con miglioramenti incrementali alle già ottime prestazioni delle generazioni precedenti.

 

La responsabilità non è solo di Apple: si tratta, infatti, di un percorso piuttosto comune in tutti i settori industriali, legato alla maturazione della tecnologia e alla sedimentazione delle aspettative degli utenti: oggi chi compra un nuovo telefono sa abbastanza precisamente cosa desidera e cosa può aspettarsi, e nella grande maggioranza dei casi non cerca novità. La maggior parte degli utenti vuole un sistema più rapido, uno schermo più luminoso e fotografie migliori; esigenze semplici, a cui Apple ha saputo e sa rispondere perfettamente.

 

Lo scorso 7 settembre molti dirigenti e tecnici di alto livello di Apple si sono alternati sul palco virtuale di un appuntamento che negli ultimi anni ha assunto il carattere di un vero e proprio evento, con produzione televisiva di altissimo livello, effetti speciali, ambienti virtuali che si fondono con presentatori in carne e ossa e una regia fantasiosa e spettacolare. La notizia più importante dell’evento è stata sicuramente l’annuncio, tutt’altro che inatteso, della nuova generazione dell’iPhone; un aggiornamento (come vedremo) abbastanza significativo, specialmente per la versione Pro, che però non cambia le regole del gioco e non rivoluziona l’esperienza d’uso offerta all’utente.

 

La maggior parte delle novità presentate mostra solo piccoli aggiornamenti

Ma il nuovo iPhone non è stato l’unica novità annunciata da Apple; è stato rinnovato l’intero settore dei dispositivi indossabili, con l’Apple Watch 8, la seconda generazione dell’Apple
Watch SE, il nuovissimo Apple Watch Ultra (di gran lunga il device più innovativo tra quelli annunciati) e gli Airpods Pro 2. Ma l’impressione è che la vera innovazione venga più dal software e dalla sinergia con i nuovi dispositivi, piuttosto che dalle pure e semplici novità riportate nelle schede tecniche.

 

Per un approfondimento generale sulle molte novità introdotte da Apple nella nuova versione dei suoi sistemi operativi per i dispositivi mobile e indossabili rimandiamo all’articolo pubblicato sul numero 377 di PC Professionale (agosto 2022), mentre in queste pagine segnaleremo soltanto le novità esclusive scaturite dall’integrazione tra il software e le caratteristiche tecniche dei nuovi device. Grande attenzione è stata riservata al tema della sicurezza, declinata in funzioni e caratteristiche differenti a seconda del modello specifico; è un tema che sta assumendo un’importanza crescente nell’attenzione e nella comunicazione di Apple, che evidentemente ha raccolto risposte positive ai primi esperimenti su questo fronte, che hanno coinvolto principalmente le ultime generazioni dell’Apple Watch.

 

L’azienda ha addirittura dedicato l’ormai tradizionale video “Dear Apple”, che racconta le esperienze vere (o verosimili) di alcuni utenti dei suoi prodotti, ai molti modi in cui la tecnologia è intervenuta per cambiare, migliorare o addirittura salvare la vita degli utenti. Le novità su questo fronte sono parecchie, significative e in parte inattese; sicuramente il loro impatto non cambierà la vita quotidiana, ma l’integrazione di alcune tecnologie (per esempio le comunicazioni via satellite) è davvero originale e innovativa.

 

Il passaggio di generazione avvenuto quest’anno tra l’iPhone 13 e il nuovo 14 potrebbe lasciare piuttosto deluso chi si aspettava un’innovazione significativa, ma già da qualche settimana era ormai chiaro che a questo giro Apple avrebbe “giocato sul sicuro”, proponendo un aggiornamento piuttosto circoscritto.

 

In effetti, è difficile per il nuovo modello catturare l’attenzione: stesso design dello scorso an-no, stesso schermo e addirittura stesso processore. Quest’ultimo, in particolare, è un cambiamento piuttosto significativo nella politica dell’azienda, che in anni recenti aveva invece l’abitudine di dotare tutti i nuovi modelli del processore più recente e veloce. Se si mettono da parte le aspettative e i confronti con il passato recente, però, l’iPhone 14 rimane uno smartphone di alto livello, con ottime prestazioni e una dotazione capace di confrontarsi senza timori con la concorrenza.
L’aspetto estetico, dicevamo, è sostanzialmente identico allo scorso anno e ricalca senza guizzi il corso stilistico inaugurato con la versione 12: i bordi laterali sono squadrati, mentre gli angoli mostrano una curva molto dolce e accentuata, che ben si raccorda con il generoso “camera bump” ospitato nell’angolo superiore sinistro del pannello posteriore. Anche se le differenze esteriori sono davvero ridotte, l’interno dello smartphone è stato riprogettato, portando alcune novità ingegneristiche piuttosto rilevanti.

 

Come ha mostrato un’indagine condotta dal sito specializzato Ifixit e al contrario di quanto avveniva in passato, infatti, ora sia lo schermo sia il pannello posteriore (in vetro) possono essere smontati e rimossi svitando soltanto due viti, garantendo un accesso più semplice all’hardware in caso di riparazioni. Questa novità non impatta direttamente gli utenti; al contrario, i costi di riparazione sono addirittura cresciuti rispetto al passato: cambiare la batteria del nuovo iPhone 14, per esempio, costerà 119 euro contro i 75 del modello precedente. Lo chassis e le dimensioni fisiche non sono comunque identiche: il nuovo modello è leggermente più spesso rispetto a quello precedente, e il camera bump è più accentuato; queste piccole differenze rendono incompatibili gli accessori. Nuovi, in parte, sono anche i colori: accanto a nero, bianco e rosso (Midnight, Starlight e Product RED nella denominazione ufficiale), quest’anno arriva una nuova tonalità di azzurro, più pallida rispetto a quella precedente, e una tinta di viola piuttosto originale.

 

Un’altra novità significativa dal punto di vista ingegneristico è il nuovo sistema di dissipazione che promette di garantire un funzionamento migliore in condizioni di stress e, più in generale, una maggiore efficienza; la nuova versione, infatti, reclamizza un’autonomia maggiore rispetto al passato, che rende la versione Plus “l’iPhone con l’autonomia migliore di sempre”, per usare una definizione cara a Apple. Cresce leggermente anche le capacità della batteria, che passa da 3.227 a 3.279 mAh, mentre la versione Plus raggiunge addirittura i 4.325 mAh (l’anno scorso questo modello non era disponibile e non è quindi possibile un confronto diretto).

 

Al contrario delle aspettative e delle speranze di alcuni utenti affezionati, l’iPhone 14 mantiene anche lo stesso schermo dell’anno scoro: un ottimo display Super Retina XDR Oled, nelle due varianti da 6,1 e 6,7 pollici, con risoluzione rispettivamente di 2.532 x 1.170 e 2.778 x 1.284 pixel. Mancano però alcune funzioni che erano e continuano a essere esclusiva della versione
Pro: in particolare il refresh rate variabile, che alcuni analisti avevano immaginato fosse sul punto di sbarcare anche sulla versione mainstream dello smartphone. Uguale è anche il notch, che in passato aveva subito una leggera riduzione mentre invece rimane invariato nell’ultima incarnazione.

 

Abbiamo già accennato alla nuova lineup, che prevede una versione tradizionale da 6,1 pollici affincata da un fratello maggiore da 6,7 pollici, denominato Plus: questa, probabilmente, è una delle novità più significative rispetto all’anno scorso, poiché accanto alla versione “normale” non è più disponibile il compatto iPhone Mini, mentre invece è ritornata una variante di grandi dimensioni più accessibile nei costi: lo scorso anno, infatti, chi voleva un iPhone di grande formato doveva necessariamente rivolgersi alla versione Pro Max e prepararsi a spendere quasi 1.300 euro.

 

Non che i nuovi iPhone siano smartphone economici: complice anche il generalizzato aumento dei prezzi degli ultimi mesi, infatti, la versione 14 parte da 1.029 euro per la variante da 128 Gbyte, mentre il 14 Plus parte da 1.179 euro per raggiungere i 1.569 della versione da 512 Gbyte. Come da tradizione Ap-ple, rimangono a catalogo anche alcuni tra i modelli precedenti: iPhone 13 (anche nella variante mini) e perfino iPhone 12, oltre all’ultima versione dell’SE che è da sempre sganciato dai cicli di aggiornamento annuali dell’azienda. Al contrario di quanto avveniva in passato, però, gli altri smartphone ancora a listino non hanno subito una riduzione di prezzo; mantengono invece i cartellini precedenti, che possono essere considerati più “convenienti” soltanto a causa degli aumenti imposti all’ultima generazione.

 

A ulteriore sottolineatura dell’approccio conservativo adottato da Apple nella progettazione del nuovo iPhone 14 arriva anche la conferma ufficiale di una voce che era circolata nelle ultime settimane prima del lancio; l’azienda ha infatti deciso di equipaggiare anche la versione 14 di iPhone con il processore A15 Bionic: non si tratta esattamente dello stesso modello dello scorso anno, poiché ora viene utilizzata la versione con 5 core Gpu (invece di 4), che lo scorso anno era montata solo sugli iPhone Pro.

 

La novità principale per l’uso quotidiano è la nuova sezione fotografica, che è stata aggiornata rispetto al passato: non ci sono salti nella risoluzione (come invece accade nel caso dell’iPhone 14 Pro), ma entrambi gli obbiettivi posteriori da 12 Megapixel – hanno nuovi sensori: il principale ha una dimensione di 26 mm, un’apertura di f/1.5 e funzioni stabilizzazione ottica, mentre quello ultra grandangolare ha una dimensione di 13 mm, apertura f/2.4 e un campo visivo di 120 gradi.

 

Le caratteristiche sono quindi analoghe al passato e continua a mancare uno zoom ottico, ma le migliori prestazioni dei nuovi sensori, unite a una pipeline di trattamento delle immagini rinnovata e ottimizzata (che Apple ha battezzato Photonic Engine), promettono di garantire una qualità degli scatti migliore rispetto al passato, specialmente in condizioni non ottimali. Grandi novità si registrano invece per la fotocamera frontale, anch’essa basata su un sensore da 12 Megapixel con apertura f/1.9: per la prima volta nella storia degli smartphone Apple, infatti, anche la cosiddetta
“selfie camera” è dotata di un sistema di autofocus, che migliora in modo sensibile la qualità degli scatti.

 

Sicurezza e protezione

Un’altra novità molto significativa, che per ora riguarda però soltanto il pubblico nordamericano, è l’assenza dello slot per la scheda Sim: i nuovi iPhone 14 accetteranno soltanto le eSim per la configurazione virtuale, ma la novità non si estende, almeno per ora, ai modelli in vendita nel resto del mondo (e in particolare nel nostro Paese). Limitata a Stati Uniti e Canada è anche un’altra novità piuttosto interessante, per lo meno sotto il profilo strettamente tecnologico: il nuovo iPhone 14, infatti, è in grado di sfruttare la comunicazione satellitare per contattare servizi di emergenza in caso di necessità, anche se ci si trova fuori dal campo di copertura del tradizionale segnale cellulare.

 

Evidentemente non si tratta di un’evenienza comune (specialmente in un Paese relativamente piccolo e densamente popolato come l’Italia), ma le zone in cui la copertura latita non mancano neppure da noi (pensiamo in particolare alle aree montuose) e sarebbe molto utile poter sfruttare questa opzione in caso di reale emergenza. Le dimostrazioni offerte da Apple sono state sicuramente interessanti: una funzione software aiuta l’utente a orientare il dispositivo in maniera ottimale per seguire il transito dei satelliti, supplendo almeno in parte all’assenza di una sezione di trasmissione dedicata, che rende i tradizionali telefoni satellitari grandi e ingombranti.

 

Peccato, quindi, che almeno per ora questa funzione non sia disponibile fuori dal Nord America. Per completare il discorso, bisogna segnalare infine che l’accesso a questa funzione prevede un servizio di gestione delle emergenze tramite operatori specializzati e dedicati (questo, probabilmente, è uno dei motivi per cui la funzione non è disponibile in tutto il mondo); i possessori dei nuovi iPhone avranno accesso al servizio per due anni dalla data di attivazione del dispositivo, ma non è stato comunicato quale potrebbe essere il prezzo una volta trascorso quest’intervallo. È possibile che Apple non abbia ancora deciso come procedere e che utilizzi questi primi due anni per valutare i reali costi di gestione. Le informazioni non possono essere più precise perché la funzione non è ancora disponibile, neppure nelle zone tecnicamente coperte: sarà infatti introdotta con un aggiornamento software previsto per il mese di novembre.

 

Un’altra nuova funzione di sicurezza, senza limitazioni geografiche, è quella capace di rilevare il coinvolgimento in un incidente stradale (che ritroveremo anche nei nuovi Apple Watch): iPhone 14 incrocia le informazioni provenienti dai molti sensori integrati, a partire dal nuovo accelerometro high-g (capace di registrare accelerazioni fino a 265G), che viene abbinato al barometro (per rilevare la variazione di pressione causata dall’apertura degli airbag) e ai microfoni ambientali per rilevare le circostanze di un incidente con affidabilità ed evitando falsi positivi. In caso di una collisione rilevata, l’iPhone inizia un conto alla rovescia che porta a inviare una chiamata automatica ai contatti di emergenza registrati dall’utente e ai servizi di pronto intervento, a meno che l’utente non interrompa la sequenza.

 

Iphone 14 Pro e Pro Max

Il top della gamma offre novità significative e prestazioni eccellenti, migliorando l’usabilità. ma i prezzi sono davvero impegnativi. Se l’iPhone 14 non si segnala per un particolare coraggio nell’innovazione, il nuovo 14 Pro (e il fratello maggiore Pro Max) integrano invece novità più consistenti, sia nella dotazione sia nell’usabilità quotidiana. Come gli iPhone tradizionali, anche i Pro sono disponibili in due versioni da 6,1 e 6,7 pollici, con risoluzioni simili (ma non identiche) a quelle dell’iPhone 14: entrambi i modelli guadagnano una ventina di pixel ir entrambe le dimensioni.

 

Gli schermi sono però notevolmente diversi: così come già l’anno passato, le versioni Pro sono infatti dotate di display capaci di adattare la frequenza di refresh tra 1 e 120 Hz, garantendo da un lato la massima fluidità nello scorrimento e nelle altre applicazioni che richiedono un aggiornamento frequente, e dall’altro ottimizzando i consumi quando invece le immagini sono statiche. Questa tecnologia è alla base di una prima assoluta tra le funzioni dello smartphone Apple: iPhone 14 Pro, infatti, offre la possibilità di mantenere lo schermo sempre attivo (always on).

 

Dopo un periodo di inattività la luminosità diminuisce e lo sfondo viene scurito, però le informazioni principali (sia l’orologio sia eventuali notifiche e complicazioni aggiunte dall’utente) rimangono sempre visibili, a meno che non si giri il telefono a faccia in giù o non lo si metta in tasca o in borsa. Si tratta di una novità soltanto per gli utenti Apple (diversi telefoni Android offrono da tempo funzioni analoghe), ma l’implementazione risulta molto convincente e un po’ spiazzante, poiché per i primi tempi si ha sempre la sensazione di aver lasciato acceso lo schermo. Nono stante le ottimizzazioni, attivare questa funzione (che è controllabile tramite le impostazioni) ha inevitabilmente un impatto sull’autonomia: è difficile offrire una quantificazione precisa, ma durante i nostri test abbiamo misurato una differenza percettibile.

 

Altre analisi condotte da laboratori indipendenti hanno quantificato l’impatto nel 6% durante un periodo di 8 ore. In ogni caso, le analisi condotte oggi vengono inevitabilmente effettuate su dispositivi nuovi, con la batteria nello stato otti-male; le valutazioni potrebbero quindi cambiare nel corso del tempo. Un’altra novità portata in dote dal nuovo display è la luminosità massima, che ora raggiunge addirittura le 2.000 cd / m2: tradotto nella pratica quotidiana, il nuovo iPhone 14 Pro è utilizzabile senza difficoltà anche sotto la luce diretta del sole.

 

Come nel caso dell’iPhone 14, il design è molto simile alla generazione precedente; ci sono comunque alcune minuscole differenze che rendono la nuova versione incompatibile con gli accessori prodotti fino all’anno scorso. Anche le tinte sono in gran parte simili al passato: le tonalità sono argento, oro e nero siderale, a cui si aggiunge un viola piuttosto scuro.

 

Nuova è anche la forma del ritaglio nello schermo: invece dell’ormai tradizionale notch, Apple ha ricavato un foro a forma di capsula (rettangolare con i due bordi laterali arrotondati a semicerchio), sfruttando questa zona per una novità funzionale piuttosto interessante: gli sviluppatori di iOS, infatti, hanno infatti lavorato con le limitazioni dell’area aggiungendo una serie di funzioni di notifica caratterizzate da animazioni molto gradevoli, che Apple (con sprezzo del ridicolo) ha battezzato Dynamic Island. Il suo funzionamento è semplice ma efficace: il software “allarga” lo spazio dedicato al foro aggiungendo una cornice nera che, grazie anche alla tecnologia Oled del display, è sostanzialmente indistinguibile se non in particolari condizioni di luce.

 

Questa zona viene utilizzata per mostrare informazioni puntuali su alcune attività in corso, come la presenza di un timer attivo, una chiamata in ingresso, la connessione degli auricolari, la ricarica e molto altro ancora. La novità può sembrare poco rilevante, ma invece cambia in modo significativo l’uso del dispositivo, sostituendo e integrando in molti casi le tradizionali notifiche di sistema.

 

Alcune app di terze parti hanno già iniziato a utilizzare le sue funzioni (specialmente quelle che sfruttano le chiamate di sistema per controllare la riproduzione multimediale o veicolare le comunicazioni), ma è plausibile che il supporto cresca ulteriormente nel giro di qualche mese. Nonostante il poco spazio occupato sullo schermo, questa zona gestisce bene anche il multitasking: supporta infatti la visualizzazione di più notifiche e il passaggio da un’informazione all’altra.

 

La Sezione Fotografica

Un’altra novità davvero significativa del nuovo iPhone 14 Pro è la sezione fotografica, che per la prima volta dal 2014 (anno di debutto dell’iPhone 6) vede crescere la risoluzione; il sensore posteriore principale raggiunge ora i 48 Megapixel, che vengono però gestiti in maniera piuttosto intelligente. Normalmente, infatti, la risoluzione rimane a 12 Megapixel, con quattro pixel fisici che contribuiscono a formare l’informazione cromatica per ciascun punto della fotografia.

 

Questa impostazione permette di catturare più luce e ottenere un’immagine più nitida, a tutto vantaggio della qualità degli scatti; se si attiva la modalità Raw, comunque, si possono catturare tutti i dettagli e ottenere immagini a risoluzione piena; il prezzo da pagare è l’aumento delle dimensioni, che rende poco pratico l’uso di questo formato se non in circostanze particolari.

 

A questo proposito, segnaliamo che la porta di comunicazione continua a essere in formato Lightning e soprattutto limitata alla velocità dello standard Usb 2.0; un difetto non da poco per gli utenti davvero Pro di questo dispositivo, già manifestatosi lo scorso anno con l’introduzione della registrazione video in formato ProRes e sfortunatamente non ancora risolto in questa generazione.

 

Il sensore principale, da 48 Megapixel con apertura (/1.78, è affiancato da altri due obbiettivi: un grandangolare da 12 Mpixel f/2.2 e un teleobbiettivo 3X {/2.8. Il software dell’iPhone 14
Pro offre anche uno zoom ottico 2X, ottenuto tramite il ritaglio delle informazioni catturate dal sensore principale, Il risultato è ottimo, con una fluidità perfetta nel passaggio da un’impostazione all’altra e un’ottima corrispondenza cromatica tra i diversi sensori. Rinnovato è anche l’obbiettivo frontale, che, come nel caso dell’iPhone 14, guadagna la funzione di autofocus.

 

I risultati ottenibili dal comparto fotografico, grazie anche alla nuova pipeline di elaborazione delle immagini, sono globalmente eccellenti; iPhone 14 Pro è in grado di catturare immagini di altissima qualità in molte circostanze e gestisce anche condizioni difficili, come per esempio quelle di scarsa luminosità. È difficile stabilire una classifica oggettiva di qualità delle fotografie, ma il nuovo iPhone è certamente in grado di confrontarsi senza alcun timore con qualsiasi altro smartphone. Altrettanto notevole è la qualità di registrazione del video, che conferma ancora una volta il ruolo dell’iPhone Pro come punto di riferimento del settore.

 

A proposito di video, nuova per questa generazione è la funzione Action Mode, una stabilizzazione molto aggressiva ed estrema, che restringe in modo significativo il campo visivo ma consente una eccellente stabilità delle immagini anche seguendo un soggetto in rapido movimento. Per funziona-re, però, questa modalità richiede una notevole luminosità: è utilizzabile con successo all’aperto e di giorno, ma basta spostarsi in interni per iniziare ad avere qualche problema: la funzione, infatti, non si attiva neppure se le condizioni non sono ideali.

 

Il cuore dell’iPhone 14 Pro è il nuovo processore A16 Bionic, che quest’anno è stato riservato esclusivamente alle varianti Pro leggendo i dati di targa, le prestazioni sono soltanto leggermente superiori rispetto alla scorsa generazione (10% circa), ma la larghezza di banda dedicata alla memoria cresce del 50%. I risultati dei benchmark mostrano un progresso significativo: le prestazioni single core in Geekbench passano da 1.700 a quasi 1.900 punti, mentre il multicore sfonda per la prima volta il muro dei 5.000 punti.

 

Sotto il profilo strettamente numerico, Apple ha ormai distanziato la concorrenza: lo Snapdragon 8 Plus non riesce a sorpassare neppure l’A15 Bionic dello scorso anno, mentre il nuovo A 16 allarga ulteriormente il solco. Anche le prestazioni grafiche misurate con 3DMark mostrano un divario simile: iPhone 14 Pro supera i 12.000 punti, mentre la concorrenza non raggiunge i 10.000.

 

Il nuovo processore migliora anche l’efficienza energetica, che consente al nuovo modello di ottenere un’autonomia convincente, in linea con la generazione precedente nonostante l’introduzione della funzione always-on.

 

I dati di targa della batteria crescono leggermente rispetto al passato: 3.200 mAh contro 3.095, mentre la versione Max è leggermente inferiore: 4.323 contro 4.352. Un aspetto su cui Apple non ha ancora raggiunto la concorrenza è la ricarica rapida: anche il nuovo iPhone utilizza al massimo 20W, che secondo l’azienda dovrebbe garantire la carica da zero al 50% in 30 minuti. Durante i nostri test ci siamo però fermati al 45%. Valori accettabili, ma molto lontani dalle prestazioni offerte dai migliori dispositivi in questa particolare metrica; completa la dotazione il sistema di ricarica wireless a induzione MagSafe, che si conferma efficace e pratico nell’uso quotidiano.

 

La versione Pro di iPhone condivide poi tutte le caratteristiche avanzate già illustrate nel paragrafo precedente, come le funzioni di rilevamento degli incidenti stradali e di connessione di emergenza via satellite (nelle aree geografiche supportate). Nel complesso, iPhone 14 Pro si è dimostrato uno smartphone di altissimo livello, capace di offrire un’integrazione perfetta tra hardware e software e una dotazione che non lascia quasi nulla a desiderare. La sezione fotografica è eccellente, le prestazioni non temono confronti e alcune novità, come la Dynamic Island e il display always on migliorano in modo significativo l’usabilità quotidiana. I prezzi sono però molto alti.

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