Il Dalai Lama chiede scusa per aver chiesto ad un bambino di “succhiargli la lingua”

AgenPress РIl Dalai Lama si ̬ scusato dopo che un filmato lo ha mostrato mentre chiedeva ad un bambino se volesse succhiare la lingua del leader spirituale tibetano.

Il suo ufficio ha detto di voler chiedere scusa al bambino e alla sua famiglia “per il dolore che le sue parole possono aver causato”. Il video mostra anche il Dalai Lama che bacia il bambino sulle labbra.

“Sua Santità spesso prende in giro le persone che incontra in modo innocente e scherzoso, anche in pubblico e davanti alle telecamere. Si rammarica dell’incidente”, ha detto il suo ufficio .

Il filmato ha suscitato critiche diffuse, con molti utenti dei social media che hanno affermato che era inappropriato e inquietante.

L’incidente sembra essere avvenuto nel tempio del Dalai Lama a Dharamshala il 28 febbraio. Aveva interagito con circa 120 studenti che avevano completato un programma di formazione professionale organizzato dalla M3M Foundation, il braccio filantropico della società immobiliare M3M Group.

La fondazione ha caricato le foto dell’evento sui social media a marzo: in una di esse, si vede il Dalai Lama abbracciare il ragazzo del video virale.

Nel video che è circolato in rete si vede il ragazzo chiedere se può abbracciare il Dalai Lama. Il leader fa un cenno alla sua guancia, dicendo “prima qui” e il ragazzo gli bacia la guancia e lo abbraccia.

Quindi, mentre tiene la mano del ragazzo, il Dalai Lama fa un cenno alle sue labbra e dice “Penso anche qui”, e bacia il ragazzo sulle labbra.

Il leader poi mette la fronte a quella del ragazzo, prima di tirare fuori la lingua, dicendo “e succhiami la lingua”. Mentre alcune persone ridono, il ragazzo tira fuori la lingua prima di ritirarsi un po’, come fa il Dalai Lama.

Ci sono poi altri abbracci, mentre il leader spirituale parla al ragazzo ancora per un po’, dicendogli di cercare “buoni esseri umani che creano pace e felicità”.

Il Dalai Lama vive in esilio in India da quando è fuggito dal Tibet nel 1959, a seguito di una rivolta contro il dominio cinese.

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