AgenPress – “Pian piano tante persone capiranno che questa è una pandemia destinata a durare ancora mesi a livello internazionale, se non anni. Si capirà che non è questo il momento di concedersi un calo di attenzione e che non si può resistere semplicemente facendosi un tampone ogni due giorni”.
Così Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza ed ex presidente dell’Istituto superiore di sanità.
Logorante fisicamente, dice Ricciardi, per non parlare dell’aspetto economico. In una settimana lavorativa di cinque giorni, in media devono essere effettuati tre tamponi, uno ogni due giorni. In un mese, dunque, i tamponi a cui i lavoratori non vaccinati devono sottoporsi sono dodici. Se si tiene conto che ogni tampone costa 15 euro per i maggiorenni, il costo è di 180 euro al mese per ogni lavoratore.
È importante sottolineare un altro aspetto: in Italia, i lavoratori senza green pass sono circa 3 milioni. Ciò significa che i tamponi previsti su base settimanale saranno circa 10 milioni: una cifra nettamente superiore a quella attuale, dal momento che i tamponi settimanali in Italia sono circa 2 milioni.
“Se si vuole lavorare, viaggiare, andare al teatro o al cinema la soluzione migliore è vaccinarsi. È una delle somministrazioni più sicure della storia della medicina e i fatti lo dimostrano. Chiunque non sia contrario per motivi ideologici finirà per capire”.
Per Ricciardi, inoltre, non è ancora arrivato il momento di rilassarsi, nonostante anche il premier Draghi abbia affermato che si inizia a vedere la fine della pandemia. “Le esperienze del passato ci dicono che le pandemie sono fenomeni lunghi e proporzionali alla volontà di lottare per contrastarli. Se una parte della popolazione non consente di ridurre il virus ai minimi termini, questo rischia di rivelarsi un percorso ancora lungo”,