Giustizia. Cartabia, concludere riforme entro luglio, non difendere status quo

Agenpress – “Le riforme del processo civile, a volte ingiustamente sottovalutate, sono già state licenziate dal governo e sono ora incardinate al Senato”.

Lo ha detto a Milano la ministra della Giustizia Marta Cartabia, spiegando che in quattro mesi e mezzo “abbiamo portato in dirittura di arrivo alcune riforme importanti da concludersi, almeno nella parte governativa, entro il mese di luglio”.

Gli emendamenti al disegno di legge delega sul processo penale “a breve saranno all’attenzione del consiglio dei ministri dopo intense settimane di sintesi politica, si tratta di una riforma molto profonda – ha aggiunto – che va a incidere su punti nevralgici della procedura penale”.

“Ogni opposizione che arriverà sia costruttiva, mai sterile, ogni resistenza propositiva e mai nella difesa dello status quo, non possiamo limitarci a difendere l’esistente, non possiamo permettercelo davanti ai cittadini e all’Europa”.

L’obiettivo del Pnrr, definito dall’Europa ambizioso e lungimirante, ha chiarito Cartabia, “non può essere mancato, realizzarlo è una corsa contro il tempo e io farò tutto quello che è nelle mia possibilità. Il governo sta lavorando a ritmi impressionanti ma non basterà, servirà la disponibilità di tutti, sappiamo che tutte le riforme sono imperfette – ha aggiunto – e tutte le riforme disturbano perché i cambiamenti disturbano, ma chiedo a tutti voi magistrati e avvocati una seria assunzione di responsabilità, lo dobbiamo al nostro Paese”.

“Dobbiamo scrivere una nuova pagina della giustizia italiana per ridare credibilità al sistema e più fiducia ai cittadini, le critiche siano pur severe ma non prevalgano interessi personali o di categoria, siano costruttive e mai sterili”.

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