Gerusalemme: provocazione senza precedenti la visita al luogo sacro del ministro israeliano

AgenPress. I palestinesi hanno condannato la visita al luogo sacro da parte di un ministro israeliano di estrema destra come una “provocazione senza precedenti”.

Il sito in cima alla collina è il luogo più sacro del giudaismo e il terzo più sacro dell’Islam. È noto agli ebrei come Monte del Tempio, sede di due templi biblici, e ai musulmani come Haram al-Sharif, il luogo dell’ascesa al cielo di Maometto. L’intero complesso è considerato dai musulmani la moschea di al-Aqsa.

Ebrei e altri non musulmani possono recarsi nel complesso ma non pregare, anche se i palestinesi vedono le visite degli ebrei come tentativi di cambiare il delicato status quo.

Una visita al sito nel 2000 da parte della destra israeliana di Ariel Sharon, allora leader dell’opposizione, fece infuriare i palestinesi. La violenza che seguì si intensificò nella seconda rivolta palestinese, o intifada.

Il Monte del Tempio/Haram al-Sharif è il luogo più delicato del conflitto israelo-palestinese. Situato a Gerusalemme est, fu catturato da Israele dalla Giordania nella guerra del Medio Oriente del 1967. In base a un delicato insieme di accordi, alla Giordania è stato permesso di continuare il suo ruolo storico di custode del sito, mentre Israele ha assunto il controllo della sicurezza e dell’accesso.

La preghiera musulmana ha continuato a essere l’unica forma di culto consentita nel sito, sebbene sia stato revocato un divieto alle visite ebraiche. I palestinesi sostengono che negli ultimi anni sono state prese misure che minano lo status quo, con visitatori ebrei ortodossi spesso visti pregare in silenzio senza essere fermati dalla polizia israeliana.

Il numero di visite di ebrei è aumentato negli ultimi anni, qualcosa che secondo i palestinesi fa parte di un tentativo di impossessarsi del sito.

Advertising

Potrebbe Interessarti

Ultime Notizie