Gb. Truss “congela” costo bollette per due anni. 100 nuove licenze per le perforazioni e fine divieto di fracking

AgenPress – Le famiglie britanniche non pagheranno in media per le bollette energetiche nei prossimi due anni più di 2.500 sterline (su base annuale) “mentre rimettiamo in carreggiata il mercato dell’energia”. La premier conservatrice Liz Truss ha così annunciato alla Camera dei Comuni il suo maxi piano energetico per evitare il drastico rincaro dell’80% in arrivo già il primo ottobre. Si tratta della sua prima iniziativa dopo l’insediamento a Downing Street.

Il provvedimento corrisponde a un risparmio di circa 1.000 sterline all’anno rispetto agli aumenti di prezzo previsti dal mese prossimo. Le misure di sostegno, che comprendono anche una revoca temporanea delle tasse sull’energia destinate a finanziare la transizione verso la carbon neutrality, la cosiddetta ‘green tax’, non sono state quantificate ma secondo i media britannici sarebbero superiori ai 100 miliardi di sterline (115 miliardi di euro). Saranno finanziati tramite il ricorso all’indebitamento pubblico visto che Truss ha escluso una tassazione ulteriore dei profitti extra delle società energetiche, come invece chiede l’opposizione laburista.

Anche le imprese e le istituzioni pubbliche come ospedali e scuole riceveranno sostegno, ma per sei mesi anziché due anni.

Il governo afferma che il limite ridurrà il tasso di inflazione in aumento del Regno Unito da 4 a 5 punti percentuali. L’inflazione ha raggiunto il 10,1% a luglio e si prevede che salirà al 13% entro la fine dell’anno.

Il governo britannico non ha detto quanto costerà il price cap, ma le stime lo hanno messo a oltre 100 miliardi di sterline (116 miliardi di dollari). Truss ha respinto le richieste dell’opposizione di imporre una tassa inaspettata sui profitti delle compagnie petrolifere. Il limite sarà pagato con i fondi del Tesoro e prendendo a prestito.

Il partito laburista di opposizione afferma che ciò significa che i contribuenti britannici dovranno pagare il conto.

Il leader laburista Keir Starmer ha affermato che “il conto sarà pagato dai lavoratori”, piuttosto che dalle compagnie petrolifere che si prevede realizzeranno 170 miliardi di sterline (195 miliardi di dollari) di profitti straordinari nei prossimi due anni a causa dell’impennata dei prezzi dell’energia.

L’invasione dell’Ucraina ha causato una crisi energetica in tutta Europa. La Russia ha soffocato le forniture di gas naturale a basso costo da cui il continente è dipeso per anni per gestire fabbriche, generare elettricità e riscaldare le case.

La Gran Bretagna importa la maggior parte del suo gas naturale, anche se in gran parte dalla Norvegia, non dalla Russia, e quindi è vulnerabile alle variazioni dei prezzi globali.

“Il motivo per cui ci troviamo in questa situazione difficile è a causa della spaventosa guerra (il presidente russo Vladimir) di Putin in Ucraina”, ha detto Truss. “Ma dobbiamo assicurarci che le nostre forniture energetiche siano più resistenti e più sicure, quindi non ci troviamo mai più in questa situazione”.

Truss ha annunciato una nuova “task force per la fornitura di energia” che negozierà contratti energetici a lungo termine con fornitori nazionali e internazionali e ha affermato che la Gran Bretagna aumenterà tutte le fonti energetiche nazionali. Il Regno Unito ha aumentato notevolmente la quantità di energia generata dall’energia eolica negli ultimi anni e prevede di costruire più centrali nucleari.

Truss ha anche affermato che rilascerà più di 100 nuove licenze per le perforazioni nel Mare del Nord e porrà fine al divieto di fracking (tecnica di estrazione di gas e petrolio la cui efficienza e impatto ambientale è oggetto di forti polemiche) in Gran Bretagna. Entrambe le misure saranno condannate dagli ambientalisti, che temono che Truss possa tornare sui propri passi sull’impegno legalmente vincolante del Regno Unito di ridurre le emissioni di carbonio a zero entro il 2050.

La Gran Bretagna ha sospeso il fracking nel novembre 2019, dicendo che non era possibile prevedere con precisione i tremori associati alla perforazione.

Truss afferma di sostenere l’impegno netto zero nella lotta al cambiamento climatico, ma che non dovrebbe comportare un costo enorme per le persone e le imprese.

 

 

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