Fragassi (vice segr. Cgil): “2023 anno di rallentamento, effetti dell’inflazione rischiano di essere molto lunghi”

AgenPress. Gianna Fragassi, vice segretaria generale della Cgil, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” condotta da Gianluca Fabi e Emanuela Valente su Radio Cusano Campus.

Sull’inflazione.

“Non registravamo un aumento dell’inflazione così alta dagli anni ’80, non c’è soltanto il carrello della spesa, c’è in generale l’aumento dei prezzi al consumo. Il rischio molto forte è che ci troviamo in un periodo molto forte di rallentamento e questo ha ripercussioni sulle persone. Il 2023 dobbiamo leggerlo come un anno di rallentamento dell’economia mondiale e in un Paese come il nostro che ha delle fragilità strutturate non è una buona notizia. L’inflazione non è un interruttore, ha una coda molto lunga. Questa è un’inflazione particolare legata ai beni energetici e non alla domanda, ma il rischio è che la coda sia molto lunga, quindi nonostante un abbassamento del costo del gas questo non si trasferisce ad un abbassamento del costo dei prezzi. Questo è dannoso per un Paese che ha fragilità come il nostro”.

Sulla situazione dell’Italia.

“Ci sono dei settori economici che stanno continuando a tirare, altri che sono profondamente in crisi. Stesso ragionamento sul versante territoriale, dove c’è una grande differenza.

La Lombardia si avvicina a Regioni del Nord Europa, mentre altri territori sono di nuovo in una condizione di grande difficoltà. Noi siamo il secondo Paese manifatturiero d’Europa, queste potenzialità però, soprattutto sul versante industriale, vanno governate in un cambiamento difficile. Il punto è che noi i cambiamenti non li stiamo governando da 20 anni. Dobbiamo cogliere una sfida difficile, perché nei momenti di cambiamento il rischio molto forte è che se non provi ad anticipare o a governare alcuni aspetti il rischio è che rimani fermo”.

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