Fondo Usa KKR pronto ad acquistare TIM. Gestisce 429 mld, ed è già azionista con il 37,5% di FiberCop

AgenPress – Il fondo americano Kkr  è già azionista di FiberCop, la società in cui Tim ha spostato l’ultimo miglio della rete telefonica,  sarebbe pronto ad acquisire il controllo della compagnia telefonica, lanciando un’offerta pubblica di acquisto dal momento che le azioni sono davvero al minimo storico. La quotazione di venerdì scorso a Piazza Affari era di 0,3465 euro.

Un’accelerazione improvvisa dopo che nelle scorse ore era già stato convocato un cda straordinario e anticipato al 26 novembre. L’attuale governance era finita ne mirino di 11 azionisti, con Vivendi (il principale che detiene circa il 24% del pacchetto azionario) a guidare la fila.

I conti preoccupanti (così erano stati definiti) e la gestione dell’amministratore delegato Luigi Gubitosi erano finire sul banco degli imputati. L’indebitamento, con revisione al ribasso di Standard & Poor’s, unitamente ai dubbi sull’operazione siglata con dazi, e ancor più la questione di Open Fibver avevano acceso i fuochi.

Il fondo KKR, dicono fonti anonime di Bloomberg, sarebbe interessato soprattutto alla rete di TIM, più che agli altri servizi del gruppo. Conosce bene il settore perché da un anno è azionista per il 37,5 per cento di FiberCop, una delle due società che stanno costruendo la rete di fibra ottica in Italia ed è di TIM per quasi il 60 per cento. Negli ultimi anni ha partecipato alle acquisizioni della società spagnola di telecomunicazioni MasMovil e di quella di fibra ottica britannica Hyperoptic.

Kkr è una società globale di investimenti che offre soluzioni gestionali in ambito assicurativo, patrimoniale alternativo e dei mercati di capitali. Non è un fondo considerato speculativo: l’obiettivo dichiarato è infatti quello di generare interessanti ritorni sugli investimenti grazie a un approccio prudente e disciplinato agli investimenti, richiamando collaboratori di livello mondiale e supportando la crescita delle società nel suo portafoglio e delle comunità. KKR sponsorizza fondi di investimento mirati ai segmenti del private equity, creditizio e immobiliare, e opera con partner strategici attivi nella gestione dei fondi speculativi.

Fondato nel 1976 come Kohlberg Kravis Roberts & Co, dal 2010 è quotato alla Borsa di New York, ed è cresciuto in diversi settori, dalle infrastrutture al real estate, dall’immobiliare agli hedge funds l’azienda, completando 280 investimenti di private equity in società in portafoglio con quasi mezzo miliardo di valore. Il fondo ha uffici in 21 città in quattro continenti (America, Europa, Asia e Medio Oriente).

Il fondo gestisce asset per 429 miliardi di dollari (quasi 400 miliardi di euro) e ha un portafoglio di 109 società nei propri fondi di private equity che generano circa 244 miliardi di dollari di ricavi annui. Il fondo vanta un team di oltre 1.700 dipendenti, consulenti e senior advisors, compresi circa 550 professionisti di investimenti. I risultati relativi al terzo trimestre dell’anno hanno evidenziato ricavi superiori alle attese grazie ai proventi dalle venditi nella divisione equity.

 

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